Legnago Salus, con l’Union Clodiense la prima vera prova
Primo “momento verità”, domenica pomeriggio allo stadio “Ballarin” di Chioggia, per il Legnago Salus. La squadra di mister Massimo Donati, infatti, farà visita a quell’Union Clodiense che pochi mesi fa ha visto svanire il sogno della Serie C all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato, nello scontro diretto contro l’Arzignano, che ha agguantato l’1-1 al 90’, mantenendo la lunghezza di distanza in classifica che separava le due compagini.
D’obbligo, quindi, per la squadra allenata da Antonio Andreucci (vincitore della Serie D due anni fa con il Campodarsego, proprio davanti al Legnago, che salì poi tra i professionisti per la rinuncia della società padovana), ritentare il salto di categoria.
Lo stesso obbligo, però, che gli addetti ai lavori assegnano i biancazzurri che, essendoci reduci dalla categoria superiore, non a torto possono essere indicati come la squadra da battere. E sicuramente, i risultati di questo avvio di stagione hanno acceso ulteriormente i riflettori sui ragazzi del Bussè, che hanno brillantemente superato i primi due turni preliminari di Coppa Italia, imponendosi poi anche al debutto in campionato contro il Montebelluna.
Grande protagonista, in queste tre partite, l’attaccante gambiano Boubacarr Sambou, classe 2000, andato a segno in tutte le sfide, mettendo complessivamente a referto ben cinque reti. Un exploit forse inatteso, visto che di questo ragazzo non si sapeva un granché, e il precampionato aveva fatto pensare che, almeno nelle idee di partenza, dovesse toccare a Luca Cognigni il ruolo di partner nel tandem offensivo completato da capitan Rocco.
Invece, complice qualche acciacco del centravanti toscano, ecco il ragazzo africano dal sorriso smagliante, che ha già conquistato le simpatie dei tifosi, specie dei più giovani.
Ma questo Legnago Salus di inizio annata non si esaurisce nel suo goleador: il portiere Davide Di Stasio si è dimostrato finora una sicurezza, così come la linea arretrata, indipendentemente dagli interpreti, con un plauso soprattutto per Edoardo Sbampato, sempre presente e disimpegnatosi senza affanni sia come centrale, sia come “braccetto” destro, nella difesa a tre impostata da Donati.
A centrocampo, finora spicca la voluminosa chioma bionda di Mariano Bernardini, motorino perpetuo che si materializza in ogni zona del campo, e raramente fa una scelta non saggia, sia che abbia il pallone tra i piedi, sia che debba riceverlo.
Il Legnago, poi, vola sulle fasce con le sue “tre emme”, Marcellusi, Mazzali e Muteba, in attesa di scoprire il giovanissimo (classe 2005) Michele Zarrillo.
Insomma, finora i biancazzurri hanno funzionato praticamente in tutto, e la tappa di Chioggia servirà a capire se quel tutto basta, o se servirà qualcosa in più per far sognare i tifosi.