Salute

Sabato, a Bovolone, l’Aism organizza il convegno “Sclerosi multipla: dalla diagnosi alla riabilitazione”

“Sclerosi multipla: dalla diagnosi alla riabilitazione” è il convegno in programma sabato 11 febbraio alle 09.30 a Bovolone, all’auditorium comunale ubicato in via Vescovado 7, organizzato da Aims (Associazione italiana sclerosi multipla) con il patrocinio e la collaborazione dell’Azienda Ulss 9 Scaligera, dell’Aisf (Associazione italiana sindrome fibromialgica), della Fiera agricola di San Biagio e della Pro loco di Bovolone.

La sclerosi multipla è una patologia cronica infiammatoria su base verosimilmente autoimmune. Ne sono affetti spesso i giovani con un picco di esordio fra i 20 e i 35 anni, prevalentemente donne. In Italia le persone colpite sono circa 133mila. In Veneto l’incidenza è pari a 1 caso su 1.000, con dati in crescita. Nel Distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera le persone con diagnosi sono circa 500, molte delle quali vengono curate presso la Neurologia di Legnago.

«Il convegno di Bovolone», spiega la dr.ssa Pietropoli, «nasce dall’esigenza di far conoscere alla popolazione le attività presenti a livello ospedaliero e territoriale per i pazienti affetti da sclerosi multipla nel Distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera. Nell’ottica della presa in carico multidisciplinare e con il paziente che diviene protagonista del percorso di cure, è stata realizzata una collaborazione tra Neurologia e Riabilitazione che prevede la presa in carico riabilitativa sartoriale in base alle esigenze dei pazienti. Ciò prevede una gestione integrata sia a livello ospedaliero con ricovero in riabilitazione intensiva, che a livello ambulatoriale con trattamento riabilitativo mirato, prescrizione di ausili e follow up a distanza».

«Dall’ottobre dello scorso anno è attivo a Bovolone l’ambulatorio riabilitativo dedicato alla sclerosi multipla presso la Uoc Rrf, nato dalla sinergia della direzione generale e i professionisti dell’Ulss 9 Scaligera, le associazioni sul territorio e l’Amministrazione comunale, nell’ottica di una ottimale integrazione fra ospedale e territorio», conclude Pietropoli.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio