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Legnago Salus, dolci ricordi ma grande attenzione: c’è il Campodarsego

Sfida sulla carta decisamente più insidiosa rispetto a domenica scorsa, per il Legnago Salus, reduce da uno scintillante quanto abbastanza comodo 5-0 inflitto in Friuli al Torviscosa, squadra relegata ai bassifondi della classifica, nonostante i sette punti conquistati ne girone d’andata contro le prime tre della classe.

Domenica, infatti, al “Mario Sandrini” arriva il Campodarsego, una delle poche squadre che in questa stagione sia riuscita a piegare i biancazzurri. Che, all’andata, disputarono un bruttissimo primo tempo, ritrovandosi addirittura sotto di due gol dopo undici minuti, e andando all’intervallo in dieci per l’espulsione dell’attaccante Luca Cognigni.

Al rientro in campo, pur con l’uomo in meno i ragazzi di mister Massimo Donati riuscirono comunque ad accorciare le distanze, grazie a una stupenda rete di Boubacarr Sambou in acrobazia, sfiorando addirittura il pareggio. Da allora, la compagine del Bussè è cresciuta molto e, anzi, probabilmente fu proprio quel secondo tempo in terra padovana a far capire a una squadra in quel momento in crisi, che valeva molto di più.

E, non a caso, quel match fu seguito dal pari con la Virtus Bolzano, primo risultato di una serie nella quale il Legnago ha collezionato punti in quindici partite su sedici, lasciando l’intera posta solo al Caldiero, che prevalse di misura (1-0) tra le mura amiche.

Era il 20 novembre, e da allora i biancazzurri hanno collezionato nove vittorie e tre pareggi, arrampicandosi fino in cima alla classifica del girone C del campionato di Serie D, che al momento guidano con quattro lunghezze di vantaggio sull’Union Clodiense.

La sfida con il Campodarsego, però, rimanda anche al duello di tre stagioni fa, quando la squadra allenata da Antonio Andreucci – oggi tecnico proprio della Clodiense – si giocò fino al brusco stop imposto dalla pandemia dal Covid-19, il salto in Serie C contro il Legnago di Massimo Bagatti.

Il torneo “monco” se lo aggiudicarono i patavini, cui il Legnago stava però costantemente rosicchiando punti, e con lo scontro diretto di ritorno ancora da giocare, oltretutto al “Mario Sandrini”. Non si sa come sarebbe potuta finire, e se magari alla fine sul campo la promozione non se la sarebbe conquistata proprio la società del presidente Davide Venturato.

Che, tra i professionisti, ci approdò, comunque, grazie alla rinuncia dei rivali.

Corsi e ricorsi storici, anche recenti, ma che sono comunque il passato; ora conta solo continuare la marcia, che la fine del torneo è ancora lontana, e Donati non vuole cali di tensione né tantomeno concedere terreno a chicchessia.

Per affrontare al meglio il Campodarsego, dunque, il tecnico friulano dovrebbe toccare poco o nulla della formazione vista nelle ultime settimane, con le chiavi della porta saldamente nelle mani di Davide Di Stasio, rientrato a Torviscosa dopo lo stop casalingo contro il Cartigliano.

Davanti a lui, nella consueta linea difensiva a quattro, da terzino destro dovrebbe fungere come d’abitudine Martino Travaglini, mentre sul lato opposto Ruggeri al momento offre maggiori garanzie di Mazzali, penalizzato dagli acciacchi fisici.

Che, nell’ultima sfida, hanno fermato anche il centrale Gasparetto, finora pressoché inamovibile. Donati, viste anche le ampie garanzie offerte tanto da Sbampato quanto da Noce, potrebbe decidere di non rischiarlo e dargli un altro turno di riposo, riconfermando la coppia schierata in Friuli.

Il vero dubbio di formazione, semmai, è in mediana, dove Viero nelle ultime due occasioni ha più che egregiamente sostituito il “canterano” Casarotti, nella coppia a due con il francese Baradji.

La sensazione è che toccherà ancora all’ex Teramo scelta che, per ottemperare alla regola degli “under”, significherebbe posto da titolare sicuro per Luca Zanetti nel terzetto di trequartisti in appoggio a capitan Rocco quale terminale offensivo.

L’esterno originario di Casaleone, peraltro, domenica è stato il migliore in campo; quindi, la sua conferma nell’undici di partenza potrebbe esserci a prescindere, e non certo solo per questioni di quote. Scontata il ruolo di trequartista centrale per il belga Van Ransbeeck, l’ultima maglia dovrebbe andare ad Alessandro Gatto, anche lui tra i protagonisti a Torviscosa, favorito su un Sambou comunque in ripresa.

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