Legnago Salus a caccia del pronto riscatto contro il Dolomiti Bellunesi
Non capitava da oltre tre mesi, a mister Massimo Donati, di dover affrontare una settimana di lavoro partendo da una sconfitta. Da tanto, infatti, il Legnago Salus era in serie positiva – tredici turni – prima di fermare la propria corsa domenica in Alto Adige, contro la Virtus Bolzano che, tra andata e ritorno, ha concesso ai biancazzurri un solo punto, peraltro conquistato sul filo del rasoio al “Sandrini”, con un rigore generoso trasformato da capitan Rocco a pochi minuti dal fischio finale.
Una sconfitta, quella dei ragazzi del Bussè, che è valsa purtroppo doppio, visto il contemporaneo successo dell’Union Clodiense ad Adria, in quello che è stato il “big match” dell’ultimo turno del girone C del campionato di Serie D.
I chioggiotti si sono così portati a quattro lunghezze dalla capolista, ma con una partita da recuperare, ossia lo scontro casalingo contro il Villafranca ultimo in classifica. Insomma, virtualmente i granata lagunari potrebbero portarsi ad un solo punto dal Legnago, che deve quindi cercare un pronto riscatto e rimettersi in marcia senza ulteriori sbandamenti, se vuol tagliare il traguardo finale davanti a tutti.
Di fronte, i primi della classe si troveranno quel Dolomiti Bellunesi contro cui, all’andata, diedero il via al proprio rilancio, imponendosi in trasferta per 4-1 interrompendo un digiuno di vittorie che si stava facendo preoccupante e iniziando una super rimonta che, dalla zona play-out, ha portato la squadra di Donati a guidare il girone.
Quella partita, insomma, rappresentò la prima vera grande svolta nella stagione del club del Torrione, e l’auspicio dalle parti del “Sandrini” e della sede di via Matteotti è che la situazione possa ripetersi a qualche mese di distanza.
Rispetto alla sfida di Bolzano, mister Donati – che sarà squalificato e sostituito dal suo braccio destro Andrea Faccioli, a sua volta al rientro dopo uno lo stop seguito all’espulsione di due settimane fa – dovrebbe apportare qualche cambiamento di formazione, anche per una questione di gestione del gruppo.
Ultimamente, infatti, le rotazioni si sono un po’ ridotte, mentre il tecnico friulano ha sempre avuto come mantra quello di far sentire tutti importanti e quindi ecco che, ad esempio, Mazzali potrebbe giocare la prima da titolare nel girone di ritorno sulla fascia sinistra, di cui è stato padrone assoluto nella prima metà di campionato, prima che l’infortunio di Lavis contro il Levico Terme spalancasse le porte dell’undici iniziale a Ruggeri, penalizzato dal passaggio alla difesa a quattro, lui che era nella primissima parte di stagione era il braccetto sinistro della linea a tre.
Sul lato opposto, invece, dovrebbe toccare ancora a Martino Travaglini, sebbene anche lui abbia finora avuto ben poca possibilità di rifiatare, ma per la regola degli “under” è difficile impiegare soluzioni alternative, se non a costo di andare a fare ulteriori modifiche in altre zone del campo.
Al centro della difesa, a protezione del portiere Davide Di Stasio, stavolta potrebbe toccare a Gasparetto rifiatare, con il rientro quindi di Noce al fianco di Sbampato.
In mediana potrebbe finalmente tornare il turno di Casarotti, fino a qualche settimana fa praticamente un totem, fermato da un acciacco che ha permesso il lancio da titolare di Viero, spesso uno dei migliori in campo, e quindi difficile da togliere.
Ma, d’altra parte, gli altri attori del centrocampo sono i pressoché intoccabili Van Ransbeeck e Baradji, e quindi le scelte sono piuttosto obbligate. Anche se il francese ha giocato sempre ed è pure in diffida, e quindi Donati potrebbe magari a sorpresa farlo rifiatare.
Tutto da decifrare, in fine, lo schieramento offensivo, innanzitutto da un punto di vista tattico; nelle ultime gare il Legnago è passato dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2, con l’arretramento a mezzala di Van Ransbeeck e Zanetti a fare il trequartista dietro al tandem formato da Gatto e da un Rocco non più unico terminale offensivo.
Un aggiornamento di modulo che ha penalizzato Sambou, uno dei protagonisti fin qui della stagione legnaghese. L’eventuale rientro a centrocampo di Casarotti libererebbe la prima linea dalla logica degli “under”, che non significa però l’automatica esclusione di Zanetti.
Potrebbero esserci ancora il canterano e l’ex del Casarano a completare il tridente, da capire poi in che forma, con il capitano.
Da non scartare anche un’ipotesi più “conservativa”, con Casarotti, Viero e Baradji contemporaneamente in campo, Van Ransbeeck rispostato sulla trequarti in appoggio a Rocco e a uno tra Gatto (in questo caso, favorito), Zanetti e Sambou.