Politica

Caporalato, i consiglieri di minoranza ceretani invocano azioni concrete

«La denuncia dei sindaci di Cerea, Minerbe, Cologna Veneta e Concamarise circa la diffusione del caporalato nella Pianura veronese è un atto molto forte e positivo, se va nella direzione di stroncare il fenomeno che inquina la nostra economia e aumenta il degrado nei nostri centri urbani». Ad affermarlo, mediante una nota congiunta, sono i consiglieri ceretani di minoranza Alessia Rossignoli, Paolino Bonfante e Paolo Bruschetta.

«Siamo sicuri, dunque, che oltre ad allertare la popolazione, i primi cittadini abbiano anche già fornito elementi utili agli organi giudiziari e amministrativi competenti, in primis la Procura della Repubblica e l’Ispettorato del lavoro», sottolineano, «Per il ruolo rivestito e le competenze attribuite dalla Legge, questo è anche un loro dovere istituzionale. Parliamo infatti di reati molto gravi che possono arrivare fino alla riduzione in schiavitù».

«Allo stesso tempo», aggiungono, «si pone il problema di fare emergere i rapporti di lavoro irregolari assicurando diritti e condizioni di lavoro e igienico sanitarie dignitose ai lavoratori e alle lavoratrici. Un compito, questo, nel quale vanno coinvolte anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, facendo leva sulle premialità e gli sconti di pena che la normativa vigente assicura a chi si macchia di questi delitti ma decide di aiutare la giustizia a smantellare le reti di sfruttamento e chi ne fruisce e le promuove».

«Come liste civiche Coccinella Cerea e Lista Rossignoli Sindaco, presenteremo una interrogazione per sapere quali iniziative ha messo in campo l’Amministrazione comunale per supportare le autorità giudiziarie e per promuovere la cultura della legalità e della dignità del lavoro nei nostri territori», concludono Rossignoli, Bonfante e Bruschetta.

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