Un Legnago Salus a caccia di continuità contro l’Albinoleffe

E’ un Legnago Salus in cerca di conferme, quello che nel pomeriggio di domani (fischio d’inizio alle 16.15) scenderà in campo a Zanica, in provincia di Bergamo, facendo visita all’Albinoleffe nella gara valida per la sesta giornata del campionato di Serie C, girone A.
Nel nuovissimo e moderno stadio di proprietà del club lombardo, la squadra di mister Massimo Donati proverà a confermarsi dopo aver ritrovato la vittoria domenica scorsa, in casa contro il Renate, ritrovando il sorriso dopo un paio di passaggi a vuoto, ossia la rovinosa caduta interna nel derby scaligero contro la Virtus Verona (1-4), e i due punti gettati al vento in quel di Trento, dove i biancazzurri erano andati in vantaggio e avevano pure la superiorità numerica a favore.
Contro le “pantere” brianzole si è visto un Legnago più cinico, che paradossalmente ha creato meno negli ultimi 90 minuti che nel solo primo tempo contro la Virtus, conseguendo però tutt’altro risultato.
Tre punti fondamentali, messi in saccoccia anche grazie a qualche cambiamento di formazione, passando in primis dalla convivenza tra Van Ransbeeck (autore del gol-vittoria domenica) ed Elia Giani.
Nel 3-4-1-2 scelto da Donati come modulo base per questa stagione, il posto da trequartista dietro le due punte è stato assegnato al belga, uno dei giocatori di maggior classe della compagine legnaghese, cui il tecnico friulano già l’anno scorso ha dimostrato di rinunciare con molta fatica.
Al contempo, però, il ragazzo arrivato in prestito dal Pisa ha fatto vedere qualcosa di buono ogni volta che ha messo piede in campo, sia in corsa, sia dall’inizio come a Trento, schierato proprio al posto di KVR, delle cui geometrie, però, a un certo punto si è sentita la mancanza.
Per non modificare l’assetto tattico e, al contempo, mandare in campo entrambi dall’inizio, Donati ha scelto di avanzare il raggio d’azione di Giani, schierato da seconda punta in appoggio a Svidercoschi, con Van Ransbeeck a riprendersi il ruolo di trequartista.
Una scelta che ha portato l’allenatore del Legnago a privarsi di un altro elemento a cui non rinuncia mai a cuor leggero, ossia capitan Rocco.
L’attaccante di Monfalcone, peraltro, finora era sempre partito titolare, unico tra gli attaccanti della rosa, e quindi probabilmente un turno di riposo era comunque nei piani, per lui. Ma ora?
Difficile pensare a una seconda panchina consecutiva per lui e, immaginandolo titolare, tre sono le soluzioni possibili, ossia vederlo schierato da prima punto di fianco a Giani (ma Svidercoschi finora ha fatto bene, e anche lui è quindi difficile da togliere dall’undici titolare), rivedere il ragazzo scuola Pisa entrare a partita in cosa o, ma è l’opzione meno probabile, un cambio di modulo, che permette di mandare in campo contemporaneamente tutti e quattro i giocatori offensivi fin qui citati, con un ritorno al 4-2-3-1 che è stato il modulo vincente nella scorsa stagione.
Sicuri del posto, nella linea davanti al portiere Fortin, sono Martic e Noce, con Zanandrea ancora preferito a Pelagatti in casi di linea difensiva a tre, con poi Muteba esterno destro e ballottaggio tra Mazzali e Ruggeri sul lato opposto.
In caso di difesa a quattro, invece, Zanandrea tornerebbe in panchina, e a sinistra giocherebbe il più difensivo Ruggeri, con Muteba comunque sicuro del posto sull’altra sponda del campo.
La coppia in mediana, in entrambe le opzioni tattiche, dovrebbe essere ancora quella composta da Viero e Casarotti, che col Renate hanno fatto bene, e viste anche le non ancora perfette condizioni di Moussa Baradji.
Del fronte offensivo si è detto prima; unica certezza Van Ransbeeck trequartista, resta da capire chi ci sarà e come attorno a lui.