Due “Stelle al merito del Lavoro” per commemorare le morti “bianche”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito due “Stelle al merito del Lavoro” per omaggiare la memoria di due lavoratori veronesi che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione, vale a dire Matteo Zenatello e Mariano Bruno Guidorizzi.
Le onorificenze verranno consegnate direttamente dal Capo dello Stato ai loro familiari martedì 5 dicembre, al Quirinale, in occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’istituzione del titolo di “Maestri del Lavoro”.
In tutto sono quattro le “Stelle alla memoria” assegnate da Sergio Mattarella a livello nazionale. Ben due, come detto, sono connesse al territorio veronese, una delle aree maggiormente colpite dalle morti bianche (la provincia scaligera è maglia nera a livello regionale). Nel 2022, in Veneto, i morti sul lavoro sono stati 113 (26 nel veronese); il settore più colpito è quello delle attività manifatturiere. Nel primo trimestre di quest’anno le vittime sul lavoro, in tutta la regione, sono state 20 ed un terzo degli infortuni mortali ha avuto luogo in provincia di Verona.
Matteo Zenatello, 42 anni, è stato trovato morto a testa in giù in un pozzetto nell’aprile del 2022 in località La Cà di Fumane. Era dipendente di una ditta di Lugagnano, era sposato e padre di due figli piccoli. Mario Bruno Guidorizzi, 59 anni, è invece deceduto nell’aprile del 2019 in via La Val a Brentino Belluno, colpito da un camion carico di bitume in retromarcia. Era dipendente per una ditta di Albaredo d’Adige (località nella quale risiedeva) e padre di quattro figli.
«Un grande riconoscimento ed una grande attenzione per la nostra provincia da parte del Presidente Mattarella, perché su quattro stelle alla memoria ben due sono di nostri lavoratori deceduti compiendo il loro lavoro, lasciando famiglie distrutte e tanto dolore», afferma il console dei Maestri del Lavoro Paolo Menapace. «È un riconoscimento al lavoro ed alla sua estrema dignità, fino al sacrificio», aggiunge, «Il nostro Consolato le ha proposte al Quirinale tramite il ministero del Lavoro, il risultato da conforto a queste famiglie così tragicamente colpite».
«Sono davvero tanti gli infortuni sul lavoro nella nostra regione e molti, purtroppo, sono mortali», osserva il presidente dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Luciano Giovinazzo. «Non è pensabile di dover morire sul lavoro», sottolinea, «quando invece il lavoro deve essere un mezzo per dare dignità e sicurezza economica ad una famiglia. Il riconoscimento offerto a queste vittime tramite i Maestri del Lavoro è una sottolineatura ed un ampio merito a questi martiri del lavoro, cui ci inchiniamo».