I “nonnini” della “Fondazione Pia Opera Ciccarelli” ospiti del “Circo Cesare Togni”

La magia del circo apre le porte alle persone anziane non autosufficienti accolte nei centri servizi della “Fondazione Pia Opera Ciccarelli”. Un’esperienza suggestiva e coinvolgente per cinquanta anziani e venti operatori, realizzata grazie alla generosità del “Circo Cesare Togni” e al progetto “Nipoti di Babbo Natale”.
Dal 2018, l’associazione “Un sorriso in più onlus” ha lanciato la piattaforma digitale “Nipoti di Babbo Natale” con cui gli anziani che vivono nelle Rsa possono esaudire i propri desideri; solo quest’anno 8.748 in tutta Italia, 110 in “Fondazione Pia Opera Ciccarelli”.
«Arrivati a Verona – riferisce Davide Padovan, presentatore del circo “Cesare Togni” – abbiamo contattato i “Nipoti di Babbo Natale” perché il nostro desiderio era quello di rendere felici gli anziani di una casa di riposo del territorio, donando loro pomeriggi di spensieratezza. Anche il circo ha un suo ruolo sociale ed inclusivo. Noi viviamo di emozioni, quelle che offriamo ma soprattutto quelle che riceviamo ogni giorno. Ancora ricordo una nonnina, Maria, che mi ha commosso quando mi ha raccontato che non andava al circo da quando accompagnava i suoi bambini».
Ricevere un regalo fa sempre piacere, ma se è inaspettato e realizzato da una persona che non si conosce, la sorpresa è inevitabile. Nel corso dello spettacolo, della durata di settantacinque minuti, gli anziani hanno potuto assistere alle esibizioni di acrobati, clown, ballerine, giocolieri e trapezisti sotto il grande tendone colorato.
Direttamente dai più importanti circhi del mondo e da “Italian Circus Talent Festival” i giovani vincitori, i fratelli Togni, sesta generazione della leggendaria famiglia circense, si sono poi esibiti sui loro cavalli bianchi. Domenico Marte, vicedirettore generale della “Fondazione Pia Opera Ciccarelli”, commenta: «Siamo grati al “Circo Cesare Togni” che, in occasione delle festività natalizie, ci ha permesso di far trascorrere pomeriggi diversi agli anziani delle nostre strutture testimoniando grande sensibilità e attenzione ai più fragili».