Edilizia, gli ingegneri lanciano un appello alla politica per il riordino degli incentivi fiscali

Coinvolgere professionisti e mondo della politica per condividere la preoccupazione sul futuro dell’edilizia e confrontarsi sulla proposta di riordino dei bonus fiscali per la riqualificazione sismica ed energetica delle abitazioni, predisposta dalla Commissione agevolazioni fiscali dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. Una proposta incentrata sul come promuovere le riqualificazioni abitative con premialità fiscali riviste in relazione alla consistenza degli interventi. Ma anche un appello affinché il documento sia preso in considerazione e riportato al Governo e alle sedi deputate. È questo l’obiettivo dell’incontro organizzato nei giorni scorsi dall’Ordine degli Ingegneri nella propria sede, a cui hanno partecipato presidenti di Ordini professionali ed esponenti politici nazionali, regionali e locali. Buona la risposta del mondo politico intervenuto al dibattito, interessati alla proposta espressa dall’Ordine professionale.
«Non abbiamo la presunzione di legiferare e di fare proposte di legge, non è il nostro compito.», ha detto in apertura il presidente Matteo Limoni. «Però», afferma, «la nostra categoria ha il dovere di proporre idee, provvedimenti ed intervenire su temi legati ai nostri settori di interesse. È proprio questo lo spirito con cui il nostro Ordine ha lavorato ed oggi propone questo documento di studio sul riordino degli incentivi fiscali in edilizia, affinché la “ratio” di questo testo possa essere un valido spunto al mondo della politica per condividerne i contenuti e poter fare delle proposte di legge che partano dalle indicazioni provenienti dagli addetti ai lavori». «Figure professionali come le nostre», sottolinea, «si sono trovate ad applicare le leggi finora emanate in tema di incentivi fiscali, spesso subendole, ma, nonostante ciò, si sono prodigate a realizzare le opere incentivate nel rispetto di quanto richiesto da tali norme, garantendo cittadini e Stato con le proprie asseverazioni, rispettando quel principio di tutela della società che proviene dalla costituzione del nostro albo nazionale di cui lo scorso anno abbiamo festeggiato i cento anni. Ricordo che la stragrande maggioranza delle famigerate truffe sui bonus edilizi, sono avvenute in quei bonus dove non era previsto il controllo e l’asseverazione del tecnico abilitato».
Il rischio, allo stato attuale, è di non recuperare il patrimonio edilizio abitativo per raggiungere gli obiettivi europei sull’efficientamento degli edifici energivori e ridurre la classe di rischio sismico. Serviranno incentivi fiscali certi e concreti – emerge dal documento degli ingegneri – altrimenti gli obiettivi europei resteranno un’utopia, perché i proprietari di case che detengono gli edifici meno efficienti, sia dal punto di vista energetico che antisismico, sono le persone di classe sociale ed economica media-bassa, che non riescono a detrarre i costi in dichiarazione.
La Commissione ha studiato una filiera di generazione del credito fiscale grazie alla supervisione dei tecnici certificatori, a garanzia dell’effettiva realizzazione delle opere nel rispetto degli importi e delle norme. Il documento prevede un’approvazione preliminare dell’Agenzia delle Entrate sulla tipologia di lavori e sugli importi su cui si vuole beneficiare degli incentivi fiscali, incisivi controlli nelle fasi salienti dalla progettazione alla fase costruttiva sino a fine lavori, dalla generazione del credito fiscale sino all’asseverazione e congruità della spesa, nonché la responsabilizzazione di tutte le figure della filiera (committenti, progettisti, direttore lavori, tecnici banca, tecnici asseveratori, consulenti fiscali), al fine di avere certezza sul buon esito dell’operazione una volta realizzata la riqualificazione degli immobili. Tutto ciò ha come obiettivo quello di generare un credito fiscale scevro da ogni frode e nel rispetto delle regole, oltre che costituire una garanzia per le banche nel caso i proprietari degli immobili avessero necessità di finanziamenti per tali lavori. Frediano Dabellan, coordinatore della commissione agevolazioni fiscali per interventi edilizi, ha esposto i criteri per l’accertamento dei requisiti per consentire l’utilizzo della cessione del credito o dello sconto in fattura per chi ne ha veramente bisogno.
«Il documento proposto dall’Ordine Ingegneri», spiegano i componenti della commissione agevolazioni fiscali per interventi edilizi che l’ha redatto, Marco Favalli e Luca Micheletti, «ha lo scopo di dare dei suggerimenti rivedendo con equità le varie premialità fiscali in relazione alla consistenza e gradualità dell’intervento di recupero».
«La missione di incentivi fiscali adeguati serve anche per ridurre l’evasione fiscale, con lavori fatturati. Incentivi troppo bassi stimoleranno il processo al contrario. Inoltre puntare sulla riqualificazione degli immobili residenziali significa tutelare e rivalutare i risparmi degli italiani che hanno da sempre investito sul “mattone” per garantire a sé ed alla propria famiglia un tetto di proprietà sopra la testa», conclude il presidente Limoni.