Legnago Salus, col Vicenza dolci ricordi, ma il passato non conta

E’ finalmente giunto il momento di giocare nuovamente una gara ufficiale, per il Legnago Salus, che si appresta ad affrontare la sua quarta stagione tra i professionisti. E il debutto è di quelli tosti dato che, per il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C, i biancazzurri dovranno vedersela con il Vicenza, domenica alle 18 al “Mario Sandrini” in gara secca.
Novanta minuti più eventuali rigori (niente supplementari) per stabilire che affronterà, nel passaggio successivo, la vincente della sfida tra Atalanta Under-23 e Spal. Il confronto con i berici è stato uno di quelli più gradevoli, nell’annata scorsa, per la compagine legnaghese, che in campionato vinse all’andata tra le mura amiche (1-0, gol di Rocco) e andò a pareggiare 1-1 al “Romeo Menti”, grazie alla rete all’ultimo respiro del vicentino Zanadrea.
Ma il Legnago deve guardare avanti, sia perché ogni stagione fa storia a sé, sia perché – soprattutto – all’ombra del Torrione è cambiato tantissimo. A cominciare dalla guida tecnica, con l’allenatore Massimo Donati emigrato nella Serie A greca, e il direttore sportivo Antonio Minadeo passato al Lecco.
Al loro posto, rispettivamente, sono arrivati Daniele Gastaldello, reduce dall’esperienza in Serie B con il Brescia, e Filippo Ghinassi, nell’ultima stagione al Monterosi, ma noto soprattutto per i fasti all’Imolese, dove lanciò la carriera di Alessio Dionisi, attuale allenatore del Palermo dopo le esperienze in B con Venezia ed Empoli, e le tre annate di Serie A con il Sassuolo.
Ghinassi ha dovuto darsi parecchio da fare in sede di calciomercato, dato che da Legnago se n’è andata più o meno metà della rosa dello scorso anno, a partire da capitan Rocco, bomber da 15 reti stagionali, e dal vice, il regista belga Kenneth Van Ransbeeck. Via anche il portiere Fortin e il fantasista Giani, due dei più positivi nel sesto posto finale conquistato pochi mesi fa, con annessa partecipazione ai play-off per andare in Serie B, rientrati ai rispettivi club (Padova e Pisa) da cui erano arrivati in prestito.
Via anche Moussa Baradji, tuttocampista francese ceduto per un’ottima plusvalenza agli svizzeri dell’Yverdon.
Al loro posto, nel 3-4-1-2 di Gastaldello (simile nei numeri ma non nell’approccio rispetto a quello del suo predecessore, che praticava un calcio più “italiano” rispetto a quello del nuovo timoniere, che apprezza una manovra più propositiva, con gli esterni di centrocampo molto più attivi in fase offensiva), ci sarà un mix di nuovi acquisti ed elementi della “vecchia guardia”, che il tecnico di Camposampiero sta cercando di mixare sapientemente.
Contro il Vicenza, in porta dovrebbe andare Giacomo Toniolo, giocatore del territorio essendo originario di Venera, località a cavallo tra i Comuni di Casaleone (di cui, formalmente, fa parte), Cerea e Sanguinetto, arrivato in prestito dall’Hellas Verona dopo un’ottima stagione tra i pali dell’Under-19 gialloblù, nel campionato Primavera.
Davanti a lui, stante la probabilissima assenza di Martic (acciaccato e poco propenso a rimanere nella Pianura veronese), ci sarà il terzetto composto dal neo capitano Pelagatti sul centrodestra, Zanandrea da “braccetto” sinistro e Noce al centro.
A centrocampo, in mezzo ballottaggio a tre per due maglie, con protagonisti i confermati Diaby e Viero e il nuovo arrivo Olamide Ibrahim, irlandese di origini nigeriane, cresciuto tra Manchester United e Derby County. Sugli esterni dovrebbero agire il nuovo D’Amore (prestito dalla Juve Stabia) sulla corsia mancina, e il “giovane veterano” Muteba sulla corsia opposta.
Nella posizione di trequartista/mezzala d’assalto, che l’anno scorso era appannaggio di KVR e Baradji, ci sarà Elian Demirovic, sloveno scuola Inter, nell’ultima stagione ai “cugini” della Virtus Verona.
Il suo compito, quello di supportare il tandem d’attacco composto dal confermato Svidercoschi e dal primo acquisto del nuovo corso, quell’Alessandro Rossi che faceva sfaceli nella Primavera della Lazio, e che ha particolarmente brillato durante il precampionato.