Legnago Salus a Campobasso per il riscatto, con un occhio al mercato

Prima trasferta stagionale, per il Legnago Salus, che tra Coppa Italia e campionato finora ha sempre giocato tra le mura amiche del “Mario Sandrini”, sebbene tanto amiche non si siano rivelate, visto che in due gare sono arrivate altrettante sconfitte.
Anche per questo, la squadra di mister Daniele Gastaldello cercherà il pronto riscatto in quel di Campobasso, dove sarà di scena domani alle 18 allo stadio “Molinari”. Una sfida affascinante, non solo per il blasone dell’avversario e per la prima trasferta biancazzurra a queste latitudini (mai il Legnago era arrivato fino in Molise), ma anche per gli incroci “sentimentali” tra le due società.
Un vero e proprio “monumento” dei “Lupi”, ad esempio, è quell’Antonio Minadeo che ha vissuto quattro intense stagioni in riva al Bussè, da direttore sportivo e, prima ancora, come secondo di Massimo Bagatti, che arrivò all’ombra del Torrione proprio dal capoluogo molisano, portando con sé Francesco Antonelli, centrocampista che ha visto per più di cento volte la maglia biancazzurra.
Inoltre, ci sono anche interessi di mercato, visto che il ds legnaghese Filippo Ghinassi, per completare l’attacco, pensa al rossoblu Samuele Spalluto, ex giovanili della Fiorentina.
Il centravanti brindisino, nella scorsa stagione al Monopoli, non è l’unico obiettivo dell’uomo mercato ex Imolese e Monterosi, che per il fronte offensivo valuta anche Diego Zuppei del Trapani e un “cavallo di ritorno” come Jerry Mbakogu.
Per il centrocampo, invece, nel mirino c’è un altro volto noto, ossia Andrea Franzolini, rientrato alla Feralpisalò, monitorato come Mattia Vitale della Sampdoria e Francesco Nunziatini della Torres.
In uscita, invece, ha salutato l’esterno sinistro Simone Mazzali, passato a titolo definitivo al Carpi, dove aveva iniziato a mettersi in luce a livello giovanile. Quasi fuori anche il terzino destro Alae Hadaji, per il quale si parla di rescissione contrattuale.
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il “ribelle” Manuel Martic, che vuole andarsene ma che la società non ha intenzione di regalare.
Tornando alle cose di campo, la formazione di partenza non dovrebbe essere molto diversa rispetto a quella di una settimana fa, eccezion fatta per il rientro, in difesa, di capitan Pelagatti, che ha scontato sabato scorso il turno di squalifica che si portava dietro dall’annata precedente.
Ci saranno lui, Noce e Zanandrea a comporre il trio di difesa davanti al portiere Toniolo; da capire, chi tra l’uomo con la fascia al braccio e il roccioso difensore catanese occuperà la zona centrale e chi opererà da “braccetto destro”. Contro il Pontedera, infatti, un po’ sorpresa è stato Ampollini a giocare in mezzo, con Noce a destra.
A centrocampo, praticamente obbligata la coppia centrale formata da Casarotti e Viero, con sugli esterni Muteba a destra e D’Amore a sinistra, fascia sulla quale Gastaldello potrà nuovamente contare anche su Ballan, finalmente rientrato in gruppo.
Ancora fermi, invece, Diaby e Zanetti.
Sul fronte offensivo, infine, ecco nuovamente Demirovic agire da trequartista alle spalle del tandem Svidercoschi-Rossi.