Arte & Cultura

Alle superiori arrivano i “distributori” di libri

Prenotare on-line libri e dvd da una delle oltre 80 biblioteche del Sistema Bibliotecario della provincia di Verona, e riceverli direttamente a scuola. Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Flavio Pasini, la consigliera provinciale con delega al Sistema Bibliotecario, Veronica Atitsogbe e l’assessora del Comune di Verona con delega alle Biblioteche, Elisa La Paglia hanno inaugurato – al “Guglielmo Marconi” di piazzale Guardini a Verona – il primo dei 32 smart locker “BiblioSmart” installati in altrettanti istituti superiori scaligeri.

Attraverso la tessera della biblioteca o il codice fiscale, studenti e studentesse, docenti e personale Ata, potranno ricevere direttamente libri e dvd del patrimonio del Sistema Bibliotecario veronese (oltre 500mila volumi) in uno dei 24 vani dei nuovi distributori automatici presenti sul territorio. Le strutture a tre colonne sono state collegate alla rete e posizionate in aree facilmente accessibili ai ragazzi e a chi lavora nelle scuole.

Si potranno prenotare on-line uno o più libri che verranno recapitati, dal corriere incaricato del servizio, all’istituto indicato. Quando il volume sarà disponibile, all’utente arriverà una mail. Avvicinato il codice fiscale o la tessera della biblioteca al lettore ottico, si aprirà il cassetto contenente quanto prenotato. Uno degli scomparti di ciascun smart locker “BiblioSmart” è destinato alle restituzioni. Nelle prossime settimane verranno attivati tutti gli smart locker già posizionati nelle sedi delle scuole.

Gli smart locker sono prodotti da Comperio, azienda di Stanghella (Padova) che si occupa di soluzioni integrate per reti di servizi culturali e ha in gestione la rete QuadriOpac tra Province e diversi Comuni dei territori di Verona, Padova e Vicenza.

«Il nostro ente», afferma Pasini, «si occupa sia delle strutture delle scuole superiori, sia del sistema bibliotecario, che possiede un patrimonio di mezzo milione di libri nelle biblioteche di 85 nostri Comuni. Abbiamo deciso di mettere in relazione queste due competenze e, per una volta, di non far portare i libri a scuola agli studenti e ai docenti, ma di portarli noi a loro. È una soluzione che risponde a molteplici bisogni: quello di farsi arrivare un volume, per una ricerca o per diletto, senza doversi recare in biblioteca; quello di aprire uno spazio al prestito talmente comodo all’utente da incentivare ancor più la lettura fra i giovani e quello di rafforzare il ruolo della scuola, non soltanto come luogo della didattica, ma in senso più ampio della cultura e della crescita personale dei ragazzi e delle ragazze».

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