Ambiente

Nutrie, si preparano nuovi interventi mirati

Si è tenuto martedì un incontro in videoconferenza con la Regione del Veneto, promosso dalla Provincia di Verona, sul tema dei danni provocati dalle nutrie sul territorio scaligero, in particolare per quanto concerne il mondo agricolo. L’incontro ha seguito l’iniziativa del presidente Manuel Scalzotto che, nelle scorse settimane, aveva chiesto ai sindaci di segnalare ai Palazzi Scaligeri eventuali danni provocati dalle nutrie nei rispettivi territori.

A rispondere trenta primi cittadini, in massima parte dei Comuni dell’area della pianura. Tra questi, ad esempio, Bovolone e Cerea che hanno riportato danni dovuti alla presenza massiccia dei roditori lungo il canale Menago, in alcuni parchi cittadini, sugli argini di altri corsi d’acqua e in numerosi terreni agricoli.

All’incontro hanno partecipato: per la Provincia, il presidente stesso e il consigliere con delega alla Polizia provinciale, Cristian Brunelli; per la Regione del Veneto, l’assessore con delega a Caccia e Pesca, Cristiano Corazzari e il consigliere Filippo Rigo; i rappresentanti dei Consorzi di bonifica operanti nel territorio scaligero e dell’Anbi Veneto (l’associazione di tutti i Consorzi di bonifica della regione); l’Ulss 9 Scaligera e i funzionari di settore di Provincia e Regione.

Il Comune di Gazzo Veronese ha inviato una dettagliata relazione sull’evento che, a gennaio, ha visto un agricoltore disseminare, in alcuni appezzamenti, mais avvelenato destinato alle nutrie, provocando così la morte di diversi altri animali selvatici. L’Amministrazione ha segnalato problemi alle colture, ai giardini e agli orti privati, alle strade, agli argini e danni alla biodiversità, soprattutto nell’area dell’Oasi del Busatello.

«Diamo la nostra disponibilità – ha dichiarato l’assessore regionale Corazzari – sia a implementare le misure già previste nel piano regionale di eradicazione della nutria, in una logica di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, sia a confrontarci con le amministrazioni locali e la Provincia di Verona per individuare eventuali nuovi interventi mirati oltre all’utilizzo delle gabbie trappola».

Il presidente Scalzotto ha voluto ringraziare l’assessore Corazzari «per l’immediata adesione a questo confronto, a cui a breve ne seguirà un altro finalizzato agli aspetti operativi. Le nutrie rappresentano un problema soprattutto per l’agricoltura, per la sicurezza lungo la viabilità delle nostre strade, per gli argini e per i manufatti consortili».

Per il consigliere regionale Rigo: «È importante che la Regione del Veneto sia attiva, come già ha dimostrato in questo incontro, sulla questione dei danni provocati dalle nutrie. Il mio impegno è quello di portare avanti il tema per quei territori più colpiti e tra questi senz’altro la pianura veronese».

La Provincia di Verona ha acquistato nel 2018, grazie a un contributo regionale, 680 gabbie trappola, consegnate agli ambiti di caccia e destinate agli agricoltori che hanno frequentato i corsi organizzati dall’ente per poterle utilizzare (i corsi in presenza, in media tre l’anno, sono momentaneamente sospesi a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19).

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