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Legnago, il circolo di Fratelli d’Italia chiede al Governo di trovare una soluzione per i congedi parentali

Anche il circolo legnaghese di Fratelli d’Italia è voluto intervenire nel merito della questione scuola-pandemia, riscoppiata dopo l’ingresso del Veneto in “zona rossa”.

Lo ha fatto con un comunicato ufficiale diffuso nella mattinata di oggi: «Questa pandemia – dichiarano il presidente del circolo locale, Gianluca Cavedo e il capogruppo consiliare di Fdi, Mattia Lorenzetti – continua a gravare sull’interazione sociale, che è stata fortemente ridotta e coinvolge tutte le fasce d’età, oltre ad aumentare una forte sfiducia nella società in cui viviamo. Vediamo nuovamente privare i bambini dei loro momenti di socializzazione e formazione e si sovraccaricano i genitori, soprattutto lavoratori, dipendenti o autonomi, che hanno esaurito, in alcuni casi, le proprie energie dovendo gestire e coordinare il proprio tempo lavorativo, familiare e libero».

«La scuola – proseguono i due – è un diritto, un servizio pubblico essenziale, non solo esclusivamente per l’istruzione e la salute psicofisica dei ragazzi, ma anche per la tenuta dell’intera collettività. Voglio precisare che nel comune di Legnago, per quanto concerne gli asili nido, dall’inizio dell’anno non vi è stata nessuna chiusura per casi Covid-19. I protocolli sono sempre stati rispettati e sono stati fatti degli investimenti importanti per adeguare e mettere in sicurezza le strutture. Se la chiusura degli istituti rappresenta l’extrema ratio per arginare l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, il Governo deve intervenire dando pieno sostegno ai genitori che svolgono attività che non consentono lo smart working».

Fdi Legnago concentra poi il proprio intervento sulle ricadute socio-sanitarie potenzialmente derivanti dalla Dad: «Ricordiamo, tra l’altro, che esistono ricadute sfavorevoli quando sia genitori che figli si trovano a casa (i primi a dover lavorare attraverso il “lavoro intelligente” ed i secondi in didattica a distanza); subentrano alcuni fattori psicologici per il quale il genitore può accusare un distacco dai figli dovuto ad una maggiore attenzione nel seguire la propria professione».

«Le misure a sostegno di lavoratori e famiglie – è la conclusione dei “meloniani” legnaghesi – prevedono congedi parzialmente retribuiti. In questo particolare momento hanno dovuto interagire bisogni personali con quelli aziendali chiedendo sempre il massimo sforzo ad entrambe le parti. Negli scorsi mesi alcune società, in realtà pochissime, sono intervenute per integrare l’indennità a carico dell’Inps, pari al 50%, affinché il congedo parentale covid-19 fosse completamente coperto. Se il Governo vuole effettivamente attuare delle misure a sostegno di lavoratori e famiglie deve garantire congedi integralmente retribuiti affinché le famiglie, alcune già in estrema difficoltà economica, non si vedano decurtare ulteriormente il proprio salario per scelte obbligate, che non dipendono da loro».

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