Cronaca & Attualità

L’istituto “M. Minghetti” di Legnago ha premiato gli ex studenti meritevoli

Quella odierna è stata una giornata veramente speciale per l’Isiss “Marco Minghetti” di Legnago. Alle 11, infatti, nell’Aula Magna ha avuto luogo una cerimonia durante la quale sono stati premiati tutti gli studenti che, al termine dell’anno scolastico 2022-2023, si sono diplomati con il massimo dei voti; tra loro vi era anche Anna Toso, che lo scorso 19 ottobre è stata insignita del titolo di Alfiere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

«Vorrei proporre una riflessione sul merito», esordisce la dirigente scolastica Cristina Ferrazza, «Questa è un’occasione di ringraziamento, in fondo. Quando i ragazzi sono bravi, si impegnano, studiano, conseguono dei successi, noi siamo contenti per loro; anche l’istituto, di riflesso, gode, è felice per i traguardi raggiunti». «Merito come aretè, come virtù. Il merito è collegato allo sviluppo della persona, in un processo di miglioramento, in un affrancamento culturale indipendente dalla condizione sociale», osserva. «Il merito», spiega, «è anche la conquista della capacità di comprendere eventuali errori, di poter apprendere grazie ad essi, individuando le proprie responsabilità ed assumendosele. Il merito riconosce una tensione autoformativa, una tensione al miglioramento, non è un mero adeguamento a degli indicatori esterni». «Per semplificare, è meritevole non soltanto chi raggiunge tutti i successi possibili ma è meritevole, ugualmente, chi, nonostante le difficoltà, fa di tutto per migliorarsi, si impegna al massimo, riconosce gli errori, fa un’analisi critica del proprio comportamento, del proprio atteggiamento scolastico, eventualmente del proprio disimpegno. Quindi, in senso lato, sono meritevoli tutti coloro che riflettono su se stessi e hanno la capacità di cogliere cose deve essere migliorato, e si impegnano per migliorare. Il merito è inscindibilmente legato, fin dall’antichità, alla virtù, cioè al valore morale di una persona. L’importante è non mollare mai, non perdersi mai d’animo, essere coraggiosi, essere se stessi senza infingimenti. In questo modo voi studenti sarete il nostro futuro, darete forma ai sogni che avevamo, e che abbiamo depositato nelle vostre mani».

«Ringrazio la dirigente per questa attenzione alla parola “merito” che significa, come diceva il Presidente della Repubblica Mattarella citando don Milani, dare maggior opportunità a chi non ne ha», le fa eco Mariano Montagnin, intervenuto in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) per il Veneto.

Montagnin ha poi letto un messaggio scritto dal direttore dell’Usr, Marco Bussetti: «Quella di oggi è una cerimonia preziosa, una cerimonia che riconosce il merito e chiede alla società civile di fermarsi un attimo e guardare all’impegno severo e costante di queste giovani e giovani. Senza fatica e tensione intellettuale e morale non si ottengono questi risultati. Una cerimonia preziosa perché i risultati di questi studenti e studentesse non solo diventano esempio, ma sono energie grandi e profonde per la nostra società del futuro. Da Venezia, dagli uffici scolastici sul territorio, dai dirigenti scolastici, dai docenti e dal personale della scuola del Veneto ogni giorno giunge il massimo supporto a tutti i giovani che frequentano le nostre scuole. A tutti cerchiamo di dare le stesse opportunità e, a dire il vero, siamo ripagati da ottimi risultati: basti guardare ai risultati dei test invalsi e, come in questo caso, alle valutazioni di fine ciclo di studi. Per ottenere il titolo di Alfiere del lavoro serve una carriera scolastica di livello, un percorso di eccellenza che comincia fin dalla scuola secondaria di primo grado e che la nostra Anna Toso ha percorso in maniera impeccabile. Ora sento che è ospite di un istituto estero in Olanda, credo che anche lì farà onore al nostro sistema formativo. Sono certo che alla fine degli studi terrà fede alle basi che ha posto qui da noi e in particolare in questo Istituto. In conclusione lasciatemi spendere due parole per questa scuoia, per la dirigente e per i docenti e il personale. Una scuola in cui oltre alla normale attività scolastica) che si concretizza in quattro indirizzi di qualità e innovativi, ci sono attivi una trentina di progetti: si va da progetti per la salute a progetti internazionali, a progetti per l’inclusione e per il digitale. Senza la passione di questa dirigente e dei docenti e del personale difficilmente potremmo oggi celebrare queste eccellenze. Concludo con un augurio a tutti gli ex studenti di questo istituto affinché riescano e realizzare i loro sogni, agli attuali studenti per il miglior successo formativo possibile e ai professionisti che qui lavorano, perché anche il presente anno scolastico si sviluppi e concluda nel migliore dei modi».

«Qualche giorno fa», racconta l’assessore con delega all’Istruzione del Comune di Legnago, Orietta Bertolaso, «ho preso parte ad una discussione in cui si stava parlando del motto “chi si accontenta gode”. È un motto che a me, sinceramente, non è mai piaciuto, perché quella sufficienza alla quale allude non fa parte del mio carattere». «Voi non vi dovete mai accontentare», aggiunge rivolgendosi ai ragazzi, «Provate ad ambire, a sognare, ad alzare l’asticella, cercate di migliorarvi, siate sempre curiosi, siate affamati, non limitatevi. Se incontrate qualche difficoltà chiedete aiuto ma non fermatevi, abbandonate la zona di comfort, cercate di superare voi stessi. La vita è difficile, ci mette costantemente alla prova e, chi è abituato a superarsi, a cercare di migliorarsi, sarà una persona che saprà affrontare meglio le avversità». L’amministratrice lancia un monito ai giovani presenti in sala: »Mi raccomando, non dimenticatevi mai degli altri. Siate leali e generosi, cercate di aiutare il prossimo; solo in questa maniera potremo sperare in una società più civile».

«Se ripenso al mio percorso in questa scuola, la cosa che mi manca di più è la comunità di persone che mi stavano attorno, dai professori agli studenti, perché alla fine il valore di una scuola lo fanno le persone che la compongono», afferma Anna Tosa, che attualmente studia in Olanda, dove è iscritta al primo anno della “Liberal Arts and Sciences” al “Leiden University College” de L’Aja. «Mi manca quella voglia di alzarmi alla mattina e vedere i miei compagni, di scoprire quale nuova sfida mi aspettava in classe, a quale nuovo progetto poter partecipare», confida. «È sempre molto bello», sottolinea, «sfidarsi continuamente e avere qualcuno su cui appoggiarsi sia nei momenti di successo sia in quelli di fallimento, perché non è sempre tutto facile e non va sempre tutto bene. Non demoralizzatevi mai. Siamo tutti molto giovani, per cui se ci arrendiamo adesso poi dove andremo a finire? L’augurio che vi faccio è quello di trovare la vostra strada, continuate ad essere creativi dentro e fuori la scuola e fatevi forza l’un l’altro».

Durante l’evento (che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’ex dirigente scolastica Luisa Zanettin e di Stefania Busetto, che è stata una delle docenti di Anna Toso) è stato inoltre illustrato il “Premio Brandi”, dedicato alla memoria di Paolino Brandi, scomparso il 6 dicembre del 2022 all’età di 76 anni. Brandi, per oltre quarant’anni, ha insegnato discipline giuridiche al “Minghetti”. Nello specifico, il “Premio Brandi” sarà un concorso finalizzato all’individuazione, mediante un’apposita giuria, dei migliori elaborati – uno per ciascun indirizzo dell’istituto – incentrati sull’articolo 3 della Costituzione italiana.

La cerimonia di consegna delle onorificenze agli ex studenti ha avuto vari intermezzi musicali e teatrali che hanno visto protagonisti gli alunni del “Minghetti”, coadiuvati dal maestro Leonardo Maria Frattini e dai docenti Nicola Pavanello e Michele Comparin.

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