Il “Patto territoriale” si allarga ad altri 13 Comuni della Pianura veronese
Venerdì 26 novembre, nella sala consiliare del Comune di Legnago, si è tenuto il terzo incontro del Patto territoriale del Basso veronese e del Colognese. Durante la riunione si è preso atto del nulla osta del ministero dello Sviluppo economico alla proposta d’allargamento del Patto, formato originariamente da venti Amministrazioni, ad altri tredici Comuni: Bovolone, Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza, Nogara, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Salizzole, Sorgà, Trevenzuolo e Zimella.
Nella giornata odierna è prevista la pubblicazione, da parte della Provincia, dei due bandi di preselezione delle iniziative pubbliche e private che potranno entrare nel progetto pilota con cui il Patto tenterà di accedere a finanziamenti – fino a 10 milioni di euro – resi disponibili dal Mise.
Per agevolare le imprese nella presentazione delle domande, che andranno avanzate al Palazzo Scaligero a partire da lunedì 13 dicembre e fino al 24 dello stesso mese, la Provincia ha organizzato, assieme alla società di assistenza tecnica Euris srl e ai partner qualificati che hanno aderito al progetto, un webinar di informazione e formazione in programma venerdì 3 dicembre alle 17.
Inoltre, nell’incontro di venerdì svoltosi a Legnago, sono stati determinati i due temi sui quali verrà costruito il progetto pilota innovativo da presentare al ministero dello Sviluppo economico entro il 15 febbraio. Il primo coinvolgerà per lo più le piccole e medie imprese del manifatturiero e riguarderà, come già annunciato nel precedente incontro del Patto, la “Transizione ecologica”, attraverso il sostegno alla trasformazione tecnologica dei prodotti e dei processi finalizzata all’aumento della sostenibilità ambientale.
Il secondo, invece, rappresenta una novità, individuata attraverso il confronto tra gli amministratori per garantire un progetto trasversale a tutta la Pianura veronese, e riguarderà la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, soprattutto attraverso iniziative a elevato contenuto tecnologico e attente alla sostenibilità ambientale. In questo ambito saranno preselezionati interventi imprenditoriali nel settore del turismo, dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
I 33 Comuni che fanno parte del Patto sono: Albaredo d’Adige; Angiari; Bevilacqua; Bonavigo; Boschi Sant’Anna; Bovolone; Casaleone; Castagnaro; Cerea; Cologna Veneta; Concamarise; Erbè; Gazzo Veronese; Isola della Scala; Isola Rizza; Legnago; Minerbe; Nogara; Oppeano; Palù; Pressana; Ronco all’Adige; Roverchiara; Roveredo di Guà; Salizzole; San Pietro di Morubio; Sanguinetto; Sorgà; Terrazzo; Trevenzuolo; Veronella; Villa Bartolomea e Zimella.
«Abbiamo allargato la platea dei Comuni ritenendo la pianura un’area ormai diversa da quella definita da criteri vecchi di vent’anni», spiega il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, «In questo modo non ci troveremo nella situazione paradossale, ad esempio, di non poter accogliere un buon progetto di un’impresa soltanto perché ha la sede nel lato ‘sbagliato’ di una strada. I tempi che ci hanno concesso sono stretti e ora, se si vuole accedere a questo finanziamento per lo sviluppo della pianura, i Comuni che non l’hanno ancora fatto dovranno formalizzare la propria adesione al Patto e le aziende presentare i progetti. La Provincia si è fatta da tramite per un’opportunità, adesso spetta ad amministrazioni locali e aziende il compito di coglierla».