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Grazie a Coldiretti Santa Lucia “visita” le fattorie didattiche

Circa un milione di bambini scarta in anticipo i regali delle feste. Sono i doni portati da Santa Lucia, secondo una tradizione fortemente radicata in alcuni territori in particolar modo a Verona, ma anche a Vicenza ed ancora Brescia, Cremona, Bergamo fino in Sicilia.

Per ciò che concerne il veronese è soprattutto in campagna che il rito viene ripreso, grazie alla presenza delle fattorie didattiche (sono oltre 350 sono a livello regionale e circa una settantina nel territorio scaligero) che propongono attività ricreative e animazioni per i bambini e per tutti i componenti della famiglia. Iniziative, queste ultime, che anche quest’anno hanno visto in prima linea la Coldiretti.

«Secondo la leggenda», ricorda l’associazione di categoria, «la Santa protettrice della vista arriva sul dorso di un asinello volante carico di doni nella notte del 12 dicembre che i bambini attendono la mattina, dopo essere andati a dormire presto nel timore che la Santa li trovi ancora svegli. Si lascia un piatto sul tavolo con del cibo (fieno, latte, carote) con cui ristorare sia lei che l’asinello prima di andare a dormire e, in cambio, la Santa fa trovare giocattoli e dolci della tradizione locale. Fichi secchi, carrube, frutta secca, torrone e curiosi biscotti sono alcune delle prelibatezze che non possono mancare».

«La giovane martire – sottolinea la Coldiretti – è venerata sia dai cattolici che dai protestanti dalla Svezia alla Norvegia, passando per Finlandia e altri Paesi freddi con processioni di giovani ragazze, canti e filastrocche, dolci tipici e celebrazioni liturgiche. In Italia si tratta del primo banco di prova delle feste nonostante sia stato scientificamente provato che il 13 dicembre non coincide con il solstizio d’inverno e quindi “Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia”».

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