Legnago Salus beffato al 94imo, mister Serena debutta con un pari

Era fatta, praticamente. O così almeno sembrava, dato che ormai l’arbitro era pronto a mettersi il fischietto tra le labbra e fischiare la fine del derby scaligero di ritorno tra Legnago Salus e Virtus Verona, che all’andata al “Gavagnin-Nocini” avevano impattato sull’1-1.
Stavolta sembrava poter finire diversamente, con i biancazzurri che avevano trovato il vantaggio al 25’ del primo tempo, con Juanito Gomez che di testa non lasciava scampo al portiere avversario, perfettamente imbeccato dal cross di Ricciardi, servito a sua volta da Buric dopo un ottimo recupero palla del neo acquisto Andrea Bruno, che mister Michele Serena – al debutto sulla panchina legnaghese – ha gettato subito nella mischia nel 4-4-2 con cui ha schierato la sua squadra.
Il ragazzo arrivato dall’Entella è sceso in campo da terzino destro, con Ricciardi traslocato sul lato opposto come accadeva già lo scorso anno. Confermata la coppia centrale Bondioli-Gasparetto davanti al portiere Manuel Enzo, mentre la linea a quattro di centrocampo proponeva Lazarevic e Rossi sugli esterni, con Antonelli e Giacobbe in mezzo.
Davanti, infine, il tandem composto da Gomez e Buric, idea tattica che non sembrava piacere troppo a Giovanni Colella, e sulla quale ha invece puntato subito il suo successore.
La squadra di Serena, una volta trovato il vantaggio, ha saputo amministrare bene la gara, rischiando il giusto, fino appunto a quegli ultimi dieci secondi, quando Pellacani da fuori area ha trovato il pertugio giusto per mandare in visibilio i ragazzi del presidente-allenatore Gigi Fresco.
Una beffa che ha lasciato tanto amaro in bocca al Legnago Salus, desideroso di iniziare il nuovo anno con tre preziosissimi punti, essendo la lotta salvezza alquanto serrata, e considerando che nel prossimo turno, che si giocherà sabato, i biancazzurri dovranno far visita ai primi della classe del Südtirol.
Un rammarico venato di rabbia, in casa legnaghese, per l’ennesimo episodio dubbio potenzialmente a favore ignorato dal direttore di gara: la partita era iniziata da nemmeno dieci minuti, quando Lazarevic si è infilato in area e il diretto avversario lo ha steso, ma né l’arbitro né il guardalinee sono intervenuti.
Anche all’andata il Legnago aveva avuto di che lamentarsi, quando il portiere virtussino, dopo aver perso malamente palla, stese Contini che gliel’aveva di fatto sottratta, ma anche in quel caso non si sentì alcun fischio arbitrato.
Fatto sta che il Legnago, dopo 21 partite giocate, non si è ancora visto assegnare un penalty a favore, a fronte di 7-8 episodi che ad oggi avrebbero potuto regalare alla compagine presieduta da Davide Venturato una posizione di classifica senz’altro più tranquilla.
La società, intanto, ha annunciato l’arrivo di Tommaso Maggioni, terzino destro classe 2001 proveniente dal Modena.