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Il Centro antiviolenza “Legnago donna” e “Porto…bello” hanno proposto una serata a base di tango, poesie e riflessioni sui sentimenti

Un’occasione per rafforzare il legame con il territorio e con le associazioni locali. Sabato 18 giugno, nel quartiere di Porto, in piazza Costituzione è andato in scena “Serata di tango, ballo e…”, un evento decisamente non convenzionale che ha unito danza, poesia e riflessioni sull’amore, sulla passione e il rispetto, organizzato dal Centro antiviolenza “Legnago donna” in collaborazione con l’associazione “Porto…bello”. L’appuntamento ha visto la presenza della scuola di tango “Conjunto de Fuego” e della cantante Patricia Navarro.

«Il Centro antiviolenza “Legnago donna, in collaborazione con l’associazione “Porto…bello” che ci ospita, ha voluto allestire questa serata in un’ottica di continuità di divulgazione del proprio operato e di collaborazione con le realtà del territorio», afferma Benedetta Tesoro, coordinatrice dell’area donne dell’istituto “Don Calabria”, che è l’ente gestore del centro antiviolenza dal 2020.

«Abbiamo scelto il tango per il profondo significato che ha questo ballo attualmente ma, soprattutto, per come questo significato si è evoluto dalla sua nascita ad oggi», spiega. «Il tango», riflette, «ci fa pensare immediatamente all’Argentina, ma è nato dall’incrocio di culture molto diverse. C’è, infatti, una forte componente africana sia nei suoni che nelle movenze, dovuta agli schiavi importati in Argentina come forza lavoro. I più grandi compositori e maestri erano, però di chiara origine italiana, ricordiamo D’Arienzo e Piazzolla, solo per citarne un paio. I suoni del bandoneon, strumento fondamentale delle orchestre di tango, era pure dovuto agli immigrati di origine tedesca. Il tutto si è mescolato e composto con la cultura locale», spiega.

«Allo stesso modo, il nostro centro opera nel comune di Legnago ma non solo per il territorio di questo comune. La nostra competenza è al servizio degli altri comuni della Pianura veronese e, inoltre, riceviamo pure donne straniere. Ci piace pensare che il nostro centro possa diventare, anche attraverso serate come queste, il luogo in cui si incontrano culture diverse e si collabora a costruire una cultura nuova, basata sul reciproco rispetto», dichiara.

Oltre a Benedetta Tesoro è intervenuto pure Franca Consorte, che ricopre il ruolo di psicologa all’interno del Centro antiviolenza “Legnago donna”; una volontaria della struttura ha ballato a passo tango, mentre altre volontarie – tra cui l’avvocatessa Sabrina Felicioni e l’assistente sociale Martina Missaglia – si sono cimentate nella lettura di brevi brani. L’assessore alle Politiche sociali e della Famiglia, Orietta Bertolaso, ha preso il microfono per salutare a nome dell’intera Amministrazione comunale.

Le coreografie hanno raccontato la storia di una coppia che si lascia; la protagonista cerca prima conforto negli altri, poi solamente nelle altre donne e, infine, ritrovava il coraggio di riprovare ad amare e ritrova la fiducia, al punto da affidarsi in toto all’altro (nell’ultima coreografia la ballerina è bendata). Tra le canzoni interpretate da Patricia Navarro figurano “Malena” e “Se dice de mi” di Tita Merello, che parla di una donna che viene giudicata per il suo comportamento.

«L’associazione “Porto…bello” è stata molto ospitale e ci ha aiutato tantissimo nell’organizzazione della serata», sottolineano le volontarie del Centro antiviolenza “Legnago donna”. Il pubblico, dal canto suo, ha dimostrato di aver decisamente apprezzato lo spettacolo a cui ha assistito applaudendo convintamente coloro che sono saliti sul palco.

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