Legnago Salus, il Montecchio è insidioso, ma tu sei davvero forte
Torna a giocare in trasferta, dopo due impegni casalinghi consecutivi, il Legnago Salus di mister Massimo Donati, che domenica sarà di scena a Montecchio Maggiore. Alla sfida contro i berici, la compagine biancazzurra ci arriva senz’altro bella carica, dopo la vittoria dura e importante di domenica scorsa contro il Cjarlins Muzane, la quarta nelle ultime cinque gare disputate.
Un ruolino di marcia che ha permesso ai ragazzi del Bussè di risalire la china e, complici anche l’incrocio di risultati favorevoli verificatisi su altri campi, portarsi a soli tre punti distanza dalla vetta della classifica, occupata al momento dalla Virtus Bolzano.
Ma stanno bene anche gli avversari, indietro di solo due lunghezze rispetto al Legnago, e anche loro in striscia positiva, con tre vittorie consecutive nelle ultime partite, e 10 punti su 12 conquistati nelle ultime quattro giornate.
Un rivale quindi ostico, ma di fronte al quale il Legnago non può certo dimostrarsi timoroso, anche perché questo non è certo il momento di rallentare, anzi. Le altre compagini di alta classifica stanno avendo un rendimento altalenante, potrebbe essere il momento propizio per l’ulteriore salto di qualità.
Per affrontarlo, fortunatamente, Donati ha soprattutto problemi di abbondanza, nonostante qualche indisponibile, a dimostrazione che la rosa biancazzurra è ricca e di qualità.
Il tecnico friulano dovrà probabilmente fare ancora a meno di Sbampato al centro della difesa, ma finora Noce lo ho sostituito tutto sommato senza troppi patemi d’animo, in coppia con Gasparetto.
E, quindi, dovrebbero esserci proprio questi due davanti al portiere Di Stasio (in stato di grazia, domenica scorsa), con l’inamovibile Mazzali a sinistra e il solito ballottaggio tra Zarrillo e Martino Travaglini sul lato opposto.
Nessun dubbio, salvo sorprese dell’ultimo secondo, anche per quanto concerne la coppia in mediana, formata da un Casarotti in crescita esponenziale e da un Baradji decisamente più a suo agio con il nuovo assetto tattico.
Il vero quesito, dunque, riguarda il quartetto offensivo: ci sarà finalmente una maglia da titolare per Boris Kouassi? Il possente centravanti ivoriano è stato decisivo nelle ultime due sfide segnando altrettanti gol e servendo un assist a capitan Rocco, al quale è toccato finora il ruolo, il verità a lui non molto congeniale, di terminale offensivo.
Qualora Donati decidesse di schierare dal primo minuto il “Lukaku della Bassa”, però, qualcuno giocoforza dovrebbe fargli posto. Impensabile che tocchi proprio a Rocco, che per doti e leadership è pressoché indispensabile.
Stesso discorso per Kenneth Van Ransbeeck; il belga è uno dei “senatori” dello spogliatoio e, soprattutto, il “cervello” che fa girare la squadra.
Il ballottaggio, dunque, si ridurrebbe ai due giovanotti impegnati finora abitualmente ad arare le corsie esterne, Zanetti e Sambou.
Nelle ultime uscite, il gambiano idolo dei tifosi più giovani è sembrato più in palla rispetto al “canterano”, e quindi potrebbe essere lui, in caso, a far posto a Kouassi.