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Legnago Salus, un derby scaligero per la prima da capolista solitaria

Prima uscita da capolista solitaria, per il Legnago Salus, che settimana scorsa ha staccato l’Adriese in testa alla classifica del girone C del campionato di Serie D, grazie al punto conquistato in quel di Portogruaro, mentre i polesani cedevano in casa (dopo un anno di imbattibilità) contro un battagliero Caldiero Terme.

E, al debutto da prima assoluta della classe, per la compagine biancazzurra c’è uno dei derby scaligeri del girone, ossia quello con il Villafranca, allenato da un ex mister legnaghese come Manuel Spinale, e sconfitto domenica in casa contro l’Este (0-1), guidato dal suo successore sulla panchina in riva al Bussè nella sfortunata stagione 2018-’19, Andrea Pagan, che dopo aver portato il Legnago ad un punto dalla salvezza diretta, perse i playout proprio contro i blu-amaranto aeroportuali.

Attualmente, capitan Fornari e compagni (tra cui spicca un altro ex legnaghese, l’attaccante Federico Marchetti, grande protagonista lo scorso anno in Eccellenza, e ora già a segno per sette volte) si trovano in zona play-out a quota 20 punti, due soli di vantaggio rispetto alle squadre che oggi retrocederebbero direttamente.

Ma, si sa, i derby tendono, se non proprio ad annullare, quantomeno ad accorciare le distanza, e quindi il Legnago Salus commetterebbe un errore madornale a pensare che il sedici punti che li separano dai “cugini” significhino vittoria facile e sicura.

Fortunatamente, non è certo un tratto della mentalità di mister Massimo Donati fare ragionamenti del genere, visto il suo mantra sul fatto che tutte le partite sono difficili.

Rispetto a Portogruaro – dove solo un gol subito nei minuti di recupero ha impedito ai ragazzi del Bussè di avere un vantaggio di classifica più cospicuo – il tecnico friulano potrebbe recuperare qualcuno degli acciaccati.

Fari puntati, soprattutto, sulla coppia di terzini titolari, i “canterani” Angelo Travaglini e Simone Mazzali, con quest’ultimo che nel 2023 non è ancora sceso in campo e che, peraltro, è stato finora ottimamente sostituito da Ruggeri.

Qualora l’esterno sinistro fosse pronto, dubitiamo che Donati voglia rischiarlo subito dall’inizio, e ipotizziamo quindi che tocchi ancora al roccioso difensore scuola Parma, occupare la corsia mancina.

Sul lato opposto, qualora non dovesse rientrare Travaglini, Donati dovrà decidere se ridare fiducia a Marcellusi, lanciare dall’inizio il giovanissimo (classe 2006) Castellan (che ha debuttato in corsa domenica) o spostare a destra Noce, rimettendo Sbampato a comporre con Gasparetto la coppia centrale difensiva.

In mediana, non dovrebbero esserci sorprese, con il consolidato tandem Casarotti-Baradji, mentre per il quartetto d’attacco tutto dipende dalla scelta sul terzino destro.

Probabile che la maglia da centravanti tocchi nuovamente a capitan Rocco, meno che Gatto si debba ancora accomodare in panchina . Se al posto di Travaglini giocasse un over, ecco che inanellerebbe la seconda presenza da titolare Meneghetti, autore del momentaneo vantaggio col Portogruaro, con magari un turno di riposo per Sambou, e l’irrinunciabile Van Ransbeeck a fare il trequartista centrale.

Se invece, da terzino destro, giocasse un under, ecco che ai lati del belga si ritroverebbero, appunto, Gatto e Sambou.

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