Economia

“Territori del futuro”, perché un giovane dovrebbe rimanere qui?

L’Italia è il Paese più vecchio d’Europa. Nel giro di vent’anni ha perso oltre tre milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni; la responsabilità non è solo del calo demografico, ma anche della fuga all’estero delle nuove generazioni. Tra il 2008 e il 2022, più di mezzo milione di ragazzi – soprattutto laureati – ha deciso di lasciare la propria terra d’origine per cercare migliori opportunità di vita oltreconfine, e un terzo degli under 30 rimasto in Italia sostiene che, se si presentasse l’occasione giusta, sarebbe pronto a partire.

Sono i contorni di un fenomeno rilevante, sul quale Fondazione Cariverona vuole ora contribuire a gettare nuova luce. In collaborazione con Upskill 4.0, spinoff dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Fondazione ha deciso di lanciare un progetto di ricerca, intitolato “Territori del futuro”, dedicato a questo tema. Attraverso un questionario online, accompagnato da una serie di interviste qualitative e da tavoli di lavoro organizzati a Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova, l’iniziativa punta a identificare i fattori che rendono un territorio attrattivo e competitivo per i giovani.

«Perché oggi un ragazzo di 20 o 30 anni dovrebbe scegliere di vivere e lavorare in una delle nostre province?», si chiede il presidente di Fondazione Cariverona, Bruno Giordano. «Con questa analisi», spiega, «vogliamo indagare le risposte a una domanda essenziale per il futuro dei nostri territori, identificando i reali bisogni delle nuove generazioni. Sono convinto che ascoltare il loro punto di vista, insieme a quello degli enti che se ne occupano, sia il primo passo verso lo sviluppo di nuove soluzioni».

La ricerca, infatti, non raccoglie solo le opinioni degli under 35, ma anche le prospettive degli attori che, per lavoro o per vocazione, si prendono ogni giorno cura di loro, dalle istituzioni pubbliche alle scuole, dagli imprenditori agli enti del terzo settore. «Al termine di questa indagine, avremo a disposizione dati preziosi che ci permetteranno di elaborare una mappa chiara delle esigenze e dei desideri dei giovani che abitano i nostri territori. Sarà una sorta di bussola che ci aiuterà a programmare le prossime iniziative e i prossimi bandi dedicati a questi temi», sottolinea Giordano.

“Quanto sei soddisfatto di vivere nella tua provincia? Cosa pensi possa rendere attrattivo il territorio in cui abiti? Che giudizio dai a fattori quali sanità, formazione, opportunità professionali, iniziative culturali, ecc.?”. Sono queste alcune delle domande chiave che il questionario propone ai giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono, lavorano o studiano nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova che vorranno compilarlo.

«Ci auguriamo che il sondaggio possa suscitare interesse e stimolare la partecipazione di un ampio numero di giovani», afferma Filippo Manfredi, direttore generale della Fondazione, «La compilazione è semplice e richiede pochi minuti; può avere, però, un grande impatto sul futuro delle nostre province e sulle decisioni che, come Fondazione e non solo, siamo chiamati a prendere. Dopo aver raccolto e analizzato i dati, nel corso del prossimo autunno li restituiremo ai territori. Siamo convinti che stimoleranno preziosi momenti di confronto e dialogo per ragionare insieme su risposte innovative e concrete alle sfide che oggi i giovani ci lanciano».

I giovani tra i 18 e i 34 anni possono compilare il questionario anonimo entro metà settembre utilizzando il link: https://www.upskill40.it/territori-del-futuro/.

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