Cronaca & Attualità

Il presidente della Provincia Pasini incontra i dirigenti scolastici

Si è tenuto nel pomeriggio di martedì 28 marzo, all’Educandato agli Angeli a Verona, il primo incontro tra il presidente della Provincia, Flavio Pasini e i dirigenti scolastici degli istituti superiori veronesi. Erano presenti, inoltre, il vicepresidente con delega all’Edilizia scolastica, David Di Michele e il dirigente del Servizio Istruzione ed Edilizia scolastica del Palazzo Scaligero, Massimo Seneci.

Il presidente Pasini ha annunciato ai presidi che, nei prossimi mesi, andrà a visitare le singole scuole per appurare di persona le condizioni degli istituti. Inoltre, ha chiesto agli stessi dirigenti collaborazione in vista della delibera estiva con cui, ogni anno, la Provincia assegna gli spazi scolastici. Pur non rilevando al momento i tecnici, per il 2023/’24, particolari situazioni di emergenza, il Palazzo Scaligero ha invitato nelle scorse settimane gli stessi dirigenti a fornire informazioni sull’evoluzione delle iscrizioni, per poter valutare in anticipo eventuali interventi significativi da portare a termine prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

«Non servono cifre esatte – ha spiegato Seneci – ma se attendessimo i numeri ufficiali definitivi, ci ritroveremmo come in passato a dover riorganizzare gli spazi in un paio di mesi o poco più. Tempi insufficienti soprattutto per interventi importanti quali traslochi o di edilizia ‘leggera’, tenendo conto che in agosto molte ditte chiudono ed è più difficile recuperare anche il materiale dai fornitori».

Diverse le domande poste dai dirigenti ai rappresentanti della Provincia. La prima ha riguardato il Pnrr, di cui sono beneficiari diretti anche i singoli istituti con interventi che potrebbero, però, influire ad esempio sulle certificazioni degli edifici o “entrare in conflitto” con le manutenzioni straordinarie già programmate dalla Provincia. Per armonizzare le attività dell’Ente e delle scuole, presidi e uffici provinciali si sono dati appuntamento in aprile per un incontro tecnico.

Altro quesito dei dirigenti scolastici ha riguardato gli eventuali poli futuri in territorio veronese. Il presidente Pasini ha sottolineato come, ad oggi, la Provincia non abbia preso alcuna decisione in merito, aggiungendo: «Qualsiasi progettualità verrà portata avanti confrontandosi sul territorio con le scuole e le amministrazioni. Sono scelte di lungo periodo e che prevedono investimenti di fondi pubblici ingenti. Vanno perciò analizzate nel dettaglio, dialogando con tutti i dirigenti e le altre istituzioni competenti».

I presidi hanno espresso dubbi su alcune manutenzioni, in particolare agli impianti, che si collocherebbero “al confine” tra quelle ordinarie, a carico degli istituti, e straordinarie, da programmare e portare a termine da parte del Palazzo Scaligero. L’architetto Seneci ha annunciato che la Provincia ha predisposto un bando che prevede, tra le altre cose, anche la manutenzione da parte dell’Ente degli impianti, idraulici ed elettrici compresi, per sollevare le scuole dall’onere di alcuni interventi e rendere il più coerenti possibile i lavori all’interno dei singoli edifici.

Il vicepresidente Di Michele ha poi ricordato come la Provincia abbia «intercettato 24 milioni di euro del Pnrr per le scuole veronesi» e stia portando avanti «interventi fondamentali per l’efficientamento energetico, l’antisismica e l’ampliamento degli edifici per poter non ricorrere, nei prossimi anni, alle aule modulari prefabbricate. Progetti e lavori che impegnano al 100% gli uffici per rispettare i tempi previsti dai bandi. Ciò però si traduce, in questo periodo, in minori risorse umane – che per la Provincia dopo la riforma del 2014 sono comunque poche – da dedicare agli aspetti ordinari, quali le manutenzioni che sono state in ogni caso garantite».

Infine, alcuni presidi hanno espresso timori sul fatto che le eventuali progettualità sui poli possano rallentare o fermare, anche per anni, gli interventi sugli edifici esistenti e ad oggi utilizzati. «Fermo restando che gli interventi vanno e andranno sempre valutati caso per caso – ha chiarito Pasini –, continueremo a operare sul patrimonio edilizio esistente, laddove sia necessario, per garantire scuole il più possibile dignitose, accoglienti e sicure per gli studenti, le studentesse e per tutto il personale».

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