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Legnago Salus, col Vicenza è uno scontro diretto; l’avresti mai detto?

Chi lo avrebbe mai potuto immaginare che quello tra il Vicenza e il Legnago Salus di domani pomeriggio alle 17.30, nello stadio “Romeo Menti” del capoluogo berico, a sei giornate dalla fine del campionato sarebbe stato uno scontro diretto in zona play-off?

Nessuno, nemmeno il comunque sempre ambizioso presidente biancazzurro Davide Venturato, che si sta godendo gli ottimi risultati della sua squadra e, da buon veronese, attende con un certo interesse la sfida con il “Lane”, peraltro battuto 1-0 all’andata al “Mario Sandrini”, in quello che ad oggi rappresenta uno degli highlights della più che centenaria storia della compagine che gioca in riva al Bussè.

Che, in questo scontro che si può definire di vertice, è ovviamente il fattore sorpresa, dato che per blasone e possibilità economiche, è piuttosto naturale che i biancorossi frequentino i piani alti della classifica (anzi, è il fatto che siano a 20 punti dalla vetta l’anomalia), dove occupano la terza piazza con sei lunghezze di vantaggio sul Legnago, reduce dall’emozionante successo casalingo contro il Lumezzane, centrato in rimonta all’ultimo respiro.

Una conquista del bottino pieno che ha portato i ragazzi di mister Massimo Donati a sfondare il muro dei cinquanta punti stagionali (sono 51), superando in classifica l’Atalanta U23 e andando a tallonare la Triestina quarta a quota 53, ma con una partita da recuperare.

Il Vicenza, invece, ha disputato il suo match mancante martedì, pareggiando 1-1 in casa con il Fiorenzuola, abile ad agguantare l’X in pieno recupero grazie alla rete di D’Amico. Un rallentamento, quello dei berici, che non perdono dal 20 gennaio a Lumezzane e che venivano da un filotto di vittorie casalinghe e, più in generale, da una striscia che da febbraio in poi li avevano visto avere sempre la meglio tranne nel derby contro il Padova allo stadio “Euganeo”, dove peraltro gli ospiti avrebbero meritato qualcosa in più.

Il Legnago, invece, arriva da tre vittorie consecutive, e da un 2024 ancora da imbattuto, con 13 risultati utili consecutivi che dal pari interno con la Pro Vercelli del 4 novembre sono 20 in 21 partite, inframezzati solo dalla sconfitta di misura contro la capolista Mantova tra le mura amiche.

Grande merito di ciò va al tecnico Donati, bravi a valorizzare e gestire l’ampia rosa costruita dal direttore sportivo Antonio Minadeo, e che domani si presenterà con nessun assente per infortunio, dovendo rinunciare a Pelagatti per squalifica e a Motoc per la convocazione con la Nazionale Under-21 della Moldavia.

Davanti a Fortin, dunque, dovrebbero esserci Sbampato nel ruolo di “braccetto” destro, con Martic in mezzo e uno tra Zanandrea e Noce sul centrosinistra. Sempre che l’austriaco abbia smaltito del tutto i postumi dell’attacco influenzale che lo ha messo ko settimana scorsa, altrimenti al suo posto, al centro della difesa, giocherà il marcatore del gol-vittoria di sabato.

A centrocampo, dove torna Casarotti, dovrebbe toccare di nuovo a Zanetti a destra e a Boci sul lato opposto per quanto concerne le fasce, con Viero e Diaby a giocarsi un posto in mediana accanto a Baradji, pronto ad alternarsi con Van Ransbeeck nella posizione di trequartista dietro le due punte, che potrebbero essere Giani e capitan Rocco, con Svidercoschi a rifiatare, e pronto a gettarsi nella mischia a match in corso come Mbakogu e il rientrante Buric.

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