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Edilizia, l’Ance e il ministero dell’Interno sottoscrivono il Protocollo di legalità nazionale

Un protocollo innovativo tramite cui le imprese associate aderenti potranno richiedere, mediante l’associazione, la documentazione antimafia riferita ai fornitori e ai subappaltatori operanti nei settori di attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazione mafiosa. Diffusione della cultura della legalità, rafforzamento delle strategie di prevenzione contro il rischio di infiltrazioni nella filiera delle costruzioni, tutela delle imprese sane, immediatezza dell’acquisizione dei dati per l’iscrizione nelle white list della Prefettura.

Questa la sintesi dei contenuti del Protocollo di legalità nazionale tra il ministero dell’Interno e l’Ance, recepito dalla Prefettura e da Ance Verona e presentato martedì 22 febbraio, alle 11, presso il Palazzo Scaligero dal Prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna, e dal presidente della sezione scaligera dell’Associazione nazionale costruttori edili, Carlo Trestini.

In attuazione del suddetto Protocollo, Ance Verona promuoverà presso le proprie imprese associate ed attraverso un più stretto raccordo con la Prefettura scaligera, la cultura della legalità, valorizzando l’adozione di comportamenti virtuosi principalmente mediante lo strumento delle white list.

Il Protocollo, operativo sia per gli appalti pubblici che per quelli privati, permetterà, infatti, alle imprese di acquisire, attraverso Ance Verona, la documentazione antimafia per i propri fornitori o subappaltatori operanti nei settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose, di ricevere il punteggio massimo nel cd. “Rating di Legalità”, evitando così di incorrere in rapporti contrattuali a rischio di interdittive antimafia.

«La cooperazione con le imprese nella lotta contro le infiltrazioni criminali», afferma il Prefetto di Verona Donato Giovanni Cafagna, «si avvale da oggi di un importante strumento di legalità volto a tutelare una provincia, quella di Verona, economicamente molto sviluppata e perciò oggetto di particolare attenzione da parte di chi mira a realizzare profitti attraverso operazioni illegali, inquinando settori strategici, quali quelli del turismo, dei trasporti e appunto dell’edilizia. La criminalità organizzata è una malattia che danneggia il sistema sano delle imprese e depaupera il tessuto economico, e con essa non è possibile nessun compromesso, anche quando accade che si presenti come un partner di affari. Con il protocollo, che è operativo da oggi, per il settore delle costruzioni, gli imprenditori possono contare su una rete di protezione e prevenzione che li rende impermeabili e capaci di riconoscere questi rischi».

«Mai come ora occorre impegnarci tutti affinché gli importanti investimenti in opere ed in infrastrutture conseguenti ai fondi per il Pnrr e che costituiscono una grande occasione per il Paese, non vengano inquinati dalla criminalità», sottolinea Carlo Trestini, che ha posto l’accento sul grande sforzo che il sistema associativo sta facendo in questi anni per promuovere la cultura della legalità tra i propri associati, a partire dall’adozione nel 2014 del Codice etico, uno dei più rigorosi di tutti i settori economici.

Le istruzioni per aderire all’accordo da parte delle imprese associate sono reperibili all’indirizzo web https://anceverona.it/circolari/protocollo-legalita/.

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