Eventi

Domotica e disabilità, allo Space13 cinque team si sfideranno in un “hackathon” per progettare nuovi servizi

Tre “maratone” lunghe un giorno in cui ideare e progettare, grazie al confronto tra professionisti ed esperti di settori diversi, soluzioni innovative a beneficio di tutta la comunità della bassa veronese. È questa l’essenza dei cosiddetti “hackathon”, in programma da marzo a maggio allo Space13, l’Innovation lab per la diffusione della cultura digitale creato dal Comune di Legnago in collaborazione con i Comuni di Angiari, Bovolone, Castagnaro, Cerea, Isola della Scala, Isola Rizza, Minerbe, Roverchiara, San Pietro di Morubio, Terrazzo e Villabartolomea.

L’iniziativa è stata presentata e illustrata nel dettaglio nella giornata di ieri, nel corso di una conferenza stampa – svoltasi a Palazzo de’ Stafani in Sala Giunta – durante la quale sono intervenuti Orietta Bertolaso, assessore alle Politiche sociali e della famiglia del Comune di Legnago, Sebastiano Bisson di Ett spa, organizzatore degli hackathon, Nicola Renoffio, rappresentante della Rete innovativa Veneto Clima ed Energia e board director di Giordano Controls, Graziano Pravadelli, professore del dipartimento di Informatica dell’Università di Verona, Luisa Andreetta, direttrice dell’Unità complessa Disabilità dell’Ulss 9 Scaligera, e alcuni rappresentanti di Fondazione Gobetti e Adoa.

Il primo appuntamento negli spazi dell’Innovation lab in via Giovanni Vicentini 4 a Legnago (all’interno dell’Edificio 13) si svolgerà venerdì 25 marzo, dalle ore 9 alle 17. L’hackathon sarà dedicato alla domotica per la disabilità e vede la partecipazione di una sessantina di persone provenienti da più di 15 organizzazioni tra associazioni non profit e scuole del territorio. Divisi in cinque squadre, i partecipanti saranno chiamati a immaginare nuovi scenari nei quali la domotica, ovvero l’insieme delle nuove tecnologie applicate alle abitazioni e agli edifici, possa mettersi al servizio delle persone con disabilità.

Ogni team potrà sviluppare e definire quanto più possibile un’idea progettuale, concentrandosi eventualmente su un particolare ambito (la gestione dell’impianto termico, l’uso degli elettrodomestici, l’utilizzo degli apparecchi di comunicazione, la mobilità in casa, eccetera) in cui domotica e internet delle cose possano rispondere a bisogni specifici in maniera intelligente.

Un gruppo di esperti e di operatori nei settori della domotica, dell’innovazione tecnologica e dell’assistenza alla disabilità affiancherà i team durante l’hackathon, supportandoli e fornendo suggerimenti utili. Una giuria avrà quindi il compito di selezionare i progetti migliori in base alla coerenza con i bisogni delle persone con disabilità, all’innovatività dell’idea proposta, alla sua sostenibilità e alla qualità e all’efficacia della presentazione. La squadra vincitrice si aggiudicherà dieci gift card (per un valore complessivo di mille euro) per l’acquisto di prodotti informatici. Tutte le idee, comunque, avranno la possibilità potenzialmente di essere sviluppate con il supporto di Space13 o di uno dei partner del progetto.

«Ben vengano queste iniziative dove c’è condivisione di idee in un momento in cui si sente la necessità di porre attenzione a categorie come fragili e disabili, per sottolineare le capacità residue di queste persone», sottolinea Oritetta Bertolaso. «È importante», sostiene l’assessore, «garantire un’accessibilità alla tecnologia che tenga conto delle peculiarità delle persone a cui si rivolge e che sia tagliata su misura del fruitore a cui si rivolge, anche per eliminare le barriere non solo architettoniche ma anche tecnologiche che, soprattutto nel periodo pandemico e con l’avvento della DAD, hanno creato un divario tra chi è meno avvezzo al mondo informatico. Questa è la sfida, ovvero pensare alla fruibilità delle idee rispetto alle esigenze dei meno fortunati».

“Autodeterminazione, massima autonomia e inclusione sono i tre pilastri che seguiamo nel realizzare progetti per aiutare le persone con disabilità. Sono felice di questa opportunità perché sapere che ci sono 60 persone che per un giorno intero penseranno a come migliorare la vita delle persone con disabilità, penso sia un seme importantissimo da piantare per pensare a come garantire autonomia tramite la domotica a fragili e disabili. Questo evento è un bell’esempio di integrazione tra Comuni, imprese e servizi socio-sanitari», le fa eco Luisa Andreetta.

«Le aziende parte del network specializzate nel riscaldamento e regolazione ambientale siano interessate all’impiego delle tecnologie informatiche per creare comfort domestico», ricorda Nicola Renoffio.

«Sono felice di partecipare a questa iniziativa tramite il dipartimento di neuroscienze e informatica, per dare applicabilità alle idee. Da ottobre 2021 presso Univr è infatti attivo un nuovo corso di laurea triennale in ingegneria dei sistemi medicali per la persona a cui sono iscritti circa 250 studenti. Un percorso centrato proprio su aspetti strettamente legati all’assistenza, alla cura e alle relative tecnologie assistive/domotiche», afferma invece Graziano Pravadelli.

Il secondo hackathon, organizzato insieme all’Università di Verona e al Museo Fioroni, si svolgerà venerdì 22 aprile e avrà come obiettivo la valorizzazione del Fondo Paviani, uno dei più interessanti luoghi di studio e conoscenza della civiltà dell’Età del bronzo in Italia. Le squadre dovranno ideare nuove esperienze di visita e di fruizione da parte di un pubblico di non specialisti, anche attraverso l’utilizzo di sistemi multimediali e l’uso di tecnologie connesse alla realtà virtuale, alla realtà aumentata, all’intelligenza artificiale e più in generale a nuove soluzioni di experience design applicate al mondo dei beni culturali.

Venerdì 20 maggio andrà in scena ultimo hackathon di open innovation per migliorare i processi nell’ambito dei servizi pubblici rivolti alle famiglie, in collaborazione con l’Università di Verona e i dodici Comuni partner di Space13. I partecipanti dovranno immaginare, giusto per fare qualche esempio, nuove soluzioni per accompagnare i genitori nella crescita dei figli oppure per aiutare i giovani nella loro quotidianità, sfruttando la tecnologia e i device mobili.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio