Bovolone, domenica verrà presentato il volume “Oro Giallo, alla scoperta delle vie del mais nel mondo”
Dalle corti rurali venete al resto del mondo: un libro racconta il valore della polenta e del mais nella storia e nella cultura delle grandi migrazioni tra ’800 e ’900. Domenica 5 febbraio alle 16, nell’auditorium comunale di via Vescovado a Bovolone, verrà presentato il volume “Oro Giallo, alla scoperta delle vie del mais nel mondo”, scritto a quattro mani da Giorgia Miazzo e Gianluca Parise. Ad aprire l’incontro, moderato dal direttore della Fondazione Fioroni Federico Melotto e organizzato nel contesto della Fiera di San Biagio, saranno Claudio Valente, presidente del “Circolo Pianura Veronese dei Veronesi nel Mondo” e Luciano Corsi, presidente dell’associazione “Veronesi nel Mondo”.
I due autori ripercorreranno la storia del mais, importato dal Centro America all’Europa da Cristoforo Colombo e poi tornato, secoli dopo, oltre oceano con i migranti veneti, attraverso il piatto più rappresentativo della cucina povera e della cultura popolare regionale: la polenta.
Polenta che, con le migrazioni dal nord Italia, si è diffusa man mano in tutti i Continenti. Una tradizione culinaria e culturale passata di generazione in generazione, come quella del Talian, un dialetto di matrice veneta con influssi delle lingue locali parlato da 2 milioni di persone nel mondo e che rappresenta il profondo senso di appartenenza alle proprie origini dei migranti e dei loro discendenti. A dimostrarlo, ad esempio, i numeri crescenti del cosiddetto turismo delle radici, che vede migliaia di persone raggiungere ogni anno l’Italia per scoprire i luoghi natale dei genitori, dei nonni, dei bisnonni e di quelle abitudini che hanno imparato fin da bambini.
Il volume illustrerà, inoltre, storia e mappe del mais, diffusosi durante le grandi esplorazioni geografiche: dalle Americhe all’Europa e successivamente in Africa, Asia e Oceania. Un prodotto agricolo – ricco di memorie e significati simbolici – ancora oggi celebrato con feste, musiche, danze, eventi e, in alcune località, veri e propri festival folklorici, che richiamano ogni anno migliaia di persone.
Giorgia Miazzo è ricercatrice del patrimonio immateriale dell’emigrazione italo-veneta nel mondo e opera come docente, interprete e traduttrice giurata, scrittrice, giornalista e tour leader abilitata. Gianluca Parise, architetto, è docente nell’ambito delle tecnologie, della storia dell’arte, delle rappresentazioni e delle arti grafiche. In Brasile svolge attività di docenza e di ricerca con progetti per la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle Comunità Italiane all’estero.