Arriva il Piano regionale della mobilità ciclistica
E’ in dirittura d’arrivo, a livello regionale, un intervento di particolare rilievo sul fronte delle politiche di sostenibilità ambientale. Nei primissimi giorni di marzo, infatti, la Giunta regionale del Veneto, guidata da Luca Zaia, ha approvato il Piano regionale della mobilità ciclistica (Prmc), che individua dodici percorsi ciclabili sull’intero territorio regionale, per un totale di circa 1.900 km.
Si tratta essenzialmente di uno strumento di promozione del turismo sostenibile, con particolare attenzione all’ambiente: non a caso, tra i principali obiettivi del Piano vi è l’integrazione tra la bicicletta e altre modalità di trasporto, principalmente su ferro e acqua. I dodici percorsi ciclabili, definiti ciclovie, vengono identificati nel Piano con la sigla Cv abbinata ad un numero progressivo (da 1 a 12), e sono suddivisi in due categorie: ciclovie di terra e ciclovie d’acqua.
Tra queste ultime rientra la “Ciclovia dell’Adige (Cv06)”, che si snoda per quasi 200 km tra le province di Verona e Rovigo, da Brentino Belluno, a nord di Verona, passando per la pianura veronese, e andando quindi a terminare nel Comune di Rosolina, affacciato sull’Adriatico settentrionale. Tra i comuni della Pianura veronese attraversati dalla “Ciclovia dell’Adige” si segnalano Legnago, Albaredo d’Adige, Angiari, Bonavigo, Roverchiara, Villa Bartolomea e Zevio.
L’approvazione in Giunta rappresenta un primo step per l’adozione del Piano, che dovrà ora passare al vaglio della seconda Commissione consiliare regionale. Si ritiene comunque soddisfatta, per questo primo risultato, la sezione veronese di Fiab, che con il suo presidente provinciale Corrado Marastoni si è battuta fin dal 2019 affinché la “Ciclovia dell’Adige” venisse riconosciuta quale itinerario di interesse regionale.