Legnago, “il Pagellone” del Consiglio comunale del 4 febbraio 2021

Giornale nuovo ma rubrica consolidata: fa oggi il suo debutto su “Pianura24” la rubrica del nostro direttore Federico Zuliani, “il Pagellone” del Consiglio comunale legnaghese.
Silvia Baraldi – 8: Da “Lady lacrima” a “Lady artiglio”, il tutto in un anno e mezzo circa. Evidentemente, stare un po’ all’opposizione male non le fa, è comunque parte di un percorso formativo. Che sta svolgendo celermente, come dimostrato dal piglio battagliero di ieri sera.
TIGROSA
Loris Bisighin – 7,5: Non per voler a tutti i costi cadere nell’effetto disco rotto, ma “Grande puffo” rimane sempre una spanna (e oltre) sopra i vicini di banco, che dovrebbero guardare a lui come esempio.
MAESTROSO
Paolo Longhi – 7: Tranquillo e rilassato dover aver fatto da regista al rafforzamento della maggioranza, conduce l’assemblea senza patemi, richiamando a destra come a manca, in caso di bisogno, e facendo sempre valere la sua “presenza scenica”.
PACIOSO
Stella Bonin – 6,5: Se un giorno la sua coalizione soppianterà l’attuale Amministrazione, chi di dovere si ricordi di lei come futura guida del Consiglio comunale, perché il ruolo pare proprio le si addica.
PRESIDENZIALE
Angelo Guarino – 5/6: Non una brutta serata, per l’anzi sempre apprezzabile esponente del Gruppo Misto, bravo solitamente a dosare simpatia, frecciatine e interventi ben esposti. E allora perché una (mezza) bocciatura? Per la battuta non perfettamente riuscita sul detto preferito della nonnina abbruzzese…
SCIVOLATO
Diego Porfido – 5,5: Interessanti le provocazioni sui destini di alcuni assessori e su chi andrà alla Fondazione Cariverona, ma dal “delfino” di Damiano Ambrosini ci si aspetta sempre qualcosa di più che le normali punzecchiature da seduta consiliare…
SCARICHINO
Luca Falamischia – 5+: Perché deve sempre rispondere come un hater da social? Alle critiche si risponde coi fatti, non alzando la voce e puntando sempre il dito sugli altri.
FLAMER
Simone Tebon – 5: Poteva essere una serata da 10, per l’ormai unico esponente della “Lista Lorenzetti”. E invece decide di fermarsi sul più bello scambiando, per dirla coi Pink Floyd di ‘Wish you were here’, “un ruolo di comparsa nella guerra con il ruolo da protagonista in una gabbia”. Peccato.
ARRESO