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Legnago, Morgan si prepara a “stregare”gli spettatori del Teatro Salieri

«Sarebbe proprio un peccato perdersi il dissacrante funambolo della musica leggera italiana». Quelle pronunciate dal presidente della Fondazione culturale “Antonio Salieri”, Stefano Gomiero, in riferimento all’evento che questa sera, a partire dalle 21, regalerà – c’è da esserne sicuri – un’esperienza indimenticabile agli spettatori presenti al Teatro Salieri, sono parole con le quali è difficile non concordare in toto.

La manifestazione “Salieri Festival – Il maestro dei maestri”, che sin qui si è sempre contraddistinta per l’elevata qualità delle proprie proposte, vuole continuare a stupire, portando nella “Capitale della Bassa” artisti e intellettuali capaci di toccare corde profonde.

Stavolta, ad incantare gli amanti della cultura, sarà Marco Castoldi, da tutti conosciuto con lo pseudonimo di Morgan. Definire il meneghino classe 1972 un artista eclettico e poliedrico è quasi riduttivo; oltre ad essere un raffinato cantautore, Morgan è anche un valente compositore e polistrumentista, nonché uno scrittore e un regista teatrale.

Il suo esordio avviene in giovane età; nel 1990, infatti, viene pubblicato il disco dei Golden Age – band da lui fondata qualche anno prima assieme ad Andy, al secolo Andrea Fumagalli, con il quale darà vita ad un lungo e proficuo sodalizio artistico – dal titolo “Chains”.

Il successo arriverà, però, con i Bluvertigo, un gruppo in grado di distinguersi nel panorama discografico italiano grazie ad un rock elettronico, alternativo e sperimentale decisamente sui generis. Nel 1997 il singolo “Fuori dal tempo” (contenuto all’interno dell’album “Metallo non metallo”) è diventato un vero e proprio “tormentone”, venendo passato assiduamente da radio e canali televisivi musicali.

A partire dal 2004, Morgan si è dedicato a progetti solisti, il primo dei quali è stato l’album dalle atmosfere surreali e intimiste “Canzoni dell’appartamento” (tra i pezzi più apprezzati, le hit “Altrove”, probabilmente il suo brano senza i Bluvertigo più conosciuto, e “The baby”, dedicata alla figlia Anna Lou, che ha avuto assieme alla compagna dell’epoca, Asia Argento).

L’apice della notorietà viene raggiunto con la partecipazione a trasmissioni televisive; nel 2008 è uno dei giudici della prima edizione del talent show canoro “X-Factor” (trasmesso da Rai2), ruolo che gli ha permesso di diventare uno dei personaggi del piccolo schermo più stimati e apprezzati in ambito nazionale.

Provocatore, anticonformista, non convenzionale, schietto, diretto, fuori dagli schemi. Morgan può piacere o meno (e a chi scrive piace parecchio, nda), ma gli va riconosciuto un amore viscerale, quasi autodistruttivo (tipico dei geni) per l’arte; è uno dei pochissimi capaci di veicolare forme culturali “alte” attraverso modalità espressive e comunicative che potrebbero essere definite “pop”, rendendole così accessibili a chiunque.

È difficile dire a priori che cosa potrà fare nella “casa” della musica classica legnaghese, dedicata alla memoria del celebre compositore Antonio Salieri. L’unico fatto certo è che condurrà le persone sedute in sala lungo un viaggio magico, fatto di suggestioni e “visioni” dal forte impatto emotivo; l’invito, perciò, può essere solamente uno: quello di non mancare per alcuna ragione.

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